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Alba Parietti ricorda la madre morta: “Mi vergognavo di te, non capivo il tuo valore”

Sulle pagine di “Chi”, Alba Parietti ha scritto una sentita lettera a mamma Grazia, scomparsa cinque anni fa. Si è scusata per non averla capita e ha ricordato i momenti più emozionanti trascorsi con lei.
A cura di D.S.
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Sul settimanale Chi, Alba Parietti ha ricordato la madre Grazia, scomparsa cinque anni fa. Lo ha fatto scrivendole una lettera. Nella missiva si legge:

“Il mio più grande rimpianto e rimorso è non aver capito il valore della tua persona. Avevi un grande talento, saresti stata una grande scrittrice, una grande pittrice. Non avevo capito nulla, mi sentivo sola, chiusa in un indefinito dolore. Eri sofferente, ma solo io e papà sapevamo del tuo profondo disagio. Lui cercava di salvaguardarti dal resto del mondo, io invece questo disagio lo vivevo come una vergogna. Quante volte ho desiderato avere una mamma diversa, più banale, normale, meno complessa, più facile da capire. Avevo il terrore di vedere che non eri la mamma che tutti gli altri avevano. Te l’ho rinfacciato, ti ho gridato il mio odio per le nostre incomprensioni, per le tue manie".

La showgirl, poi, ha chiesto scusa a sua madre per non essere riuscita a comprenderla fino in fondo:

"Sono stata cieca, insensibile, davanti alle tue qualità. Ti chiedo scusa per quella volta che sei stata sveglia tutta la notte per farmi una sorpresa, la scultura di una ballerina, che io con un improvviso moto di rabbia ho fatto a pezzi perché non volevo una mamma artista, piena di fantasia. Allora avrei voluto come mamma una ingabbiata signora borghese. Che stupida! Mi dava fastidio la musica sinfonica sempre alta in casa, non capivo quante cose mi stavi lasciando in patrimonio, l’amore per l’opera, per l’arte, la poesia, la bellezza. Crescere con una madre che viveva nel suo mondo non è stato facile, ma in realtà eri una fata, una farfalla in mezzo a tutti quei quadri, i tuoi gatti, i tuoi piccioni. Come ridevi, quando i vicini si lamentavano dello sporco che lasciavano! Ma tu i tuoi piccioni li hai sempre difesi".

Alba Parietti: "La mamma mi rincuorava quando avevo paura di morire"

Alba Parietti ha ricordato come la madre fosse solita rincuorarla quando era in preda alle sue insicurezze:

"Mamma, stai tranquilla, non hai più bisogno di rincuorarmi quando avevo paura di morire. Oggi sono tutto quello che mi chiedevi di essere: sicura, leale, capace di stare da sola. Sorrido pensando che non ti è mai interessato niente degli uomini che frequentavo. Non li hai mai giudicati, né considerati, li prendevi in giro e dicevi: ‘Mah, se piacciono a te!’ e non mi hai mai spinto, come le altre mamme ambiziose, a trovare il buon partito. Né hai mai giudicato me, né interferito nel mio lavoro, non hai mai commentato le mie scelte, ma mi hai sempre rincuorato nei momenti difficili. Ricorno quando tornai a casa in lacrime perché avevano annullato il programma che dovevo fare e mi dicesti: ‘Tu hai talento e ce la farai’ e da lì a poco arrivò il successo con il programma sui Mondiali del 1990 che segnò l’inizio del mio successo. […] Col passare degli anni mi riconosco nel tuo viso, nella tua malinconia, nel commuovermi, nella tua allegria, la risata, l’ironia, il senso dell’umorismo. Quando eri in ospedale, il giorno che sei volata via, ti avevo detto che si era interessato a te persino il medico personale di Silvio Berlusconi e tu te ne sei uscita con un ‘Eh la peppa’!”

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