Alba Rohrwacher vince la solitudine dei numeri primi con 10 kg in meno
Esce nelle sale italiane uno dei film più attesi della stagione “La solitudine dei numeri primi”. La pellicola prende spunto dall'omonimo libro di Paolo Giordano.
Come il film di ‘Vallanzasca' con Kim Rossi Stuart, è stata presentato, anche questo, ma in concorso, alla 67esima mostra del cinema di Venezia.
I protagonisti della storia sono Alice e Mattia, i due numeri primi gemelli. In matematica sono quei numeri che sono vicini, divisibili solo per se stessi, divisi solo da un numero. Così sono i due ragazzi, si incontrano, condividono le loro tragedie, si amano ma non si incontrano mai veramente.
Lui ha perso la sorella quando era piccolo e da allora porta il peso di una colpa troppo grande, lei durante una gita sulla neve, cade restando zoppa per sempre. Due incompresi dalla società, troppo sensibili per essere considerati normali.
La trasposizione cinematografica è stata affidata a Saverio Costanzo che si avvalso per la sceneggiatura dell'autore del libro. Tra i protagonisti, Mattia è interpretato Luca Marinelli mentre Alice è affidata alla bravura di Alba Rohrwacher.
La ragazza è una delle attrici più interessanti della scena del cinema italiano. Diplomata al Centro sperimentale di cinematografia nel 2003, ha debuttato con L’amore ritrovato di Carlo Mazzacurati e ha già vinto il David di Donatello come migliore attrice del ‘Il papà di Giovanna'.
A Venezia Alba si è commossa alla fine della proiezione e ha raccontato come si è preparata per il suo ruolo: “L’intenzione di Saverio era proprio quella di partire dal lavoro drastico sul corpo. Ho dovuto dimagrire molto, è stato un modo per arrivare all’animo del personaggio”.
Ilaria Aurino