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Amadeus: “Con Giovanna e i miei figli sono ipocondriaco, ansioso e protettivo”

È tornato ad essere uno dei volti televisivi più noti del nostro piccolo schermo. Intraprendente e deciso, è uno dei candidati alla conduzione del prossimo Festival di Sanremo. Ma nella vita privata Amadeus è tutta un’altra persona e lo confessa in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni.
A cura di Andrea Parrella
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Da qualche anno Amadeus ha ritrovato uno stato di grazia professionale senza precedenti. Volto Rai per eccellenza, conduce programmi sia su Rai1 che su Ria2, in diverse fasce orarie, dal preserale all'access, oltre alla prima serata. Per lo stacanovismo che lo contraddistingue, il conduttore è finito tra gli indiziati per la conduzione del Festival di Sanremo 2018, dopo il passo indietro di Mika dei giorni scorsi. In un'intervista a tv Sorrisi e Canzoni, il conduttore di Reazione a Catena è tornato con la mente ai primi scampoli di carriera, quando a fare la sua fortuna furono due personaggi ben noti, capaci di segnare la sua vita così come quella di altri grandi nomi della musica e della tv italiana, da Fiorello a Jovanotti, passando per gli 883.

Vivevo a Verona. C’era una data del “Festivalbar” all’Arena. Sapevo che Vittorio Salvetti alloggiava nel tale albergo e lo avvicinai nella hall. “Le vorrei dare un mio provino” gli dissi, e lui: “Va bene, salgo in camera e scendo subito”. Lui andò in camera, si fece portare il pranzo, fece la pennichella e scese sei ore dopo. Per tutto quel tempo non mi mossi da lì, non un caffè, non una pipì. Quando scese, ne rimase impressionato. Lo accompagnai alle prove all’Arena e poi mi presentò Claudio Cecchetto.

Anche per lui gli inizi non sono stati semplici e la sua storia è caratterizzata da una grande bugia raccontata a Cecchetto: "Claudio cercava persone di Milano e io, che vivevo a Verona, bluffai. “Dove abiti?” mi chiese. Io non conoscevo Milano e disse: “Vicino alla radio”. “E cosa fai a Milano?”. “Il doppiatore di telenovelas”, la prima cosa che mi venne in mente! Prese il mio provino dicendo: “Ti farò sapere”. Ne avevo già consegnati almeno altri 50 e nessuno mai mi aveva “fatto sapere”. Il giovedì successivo mi chiamò per dirmi che avrei cominciato il lunedì, turno dalle 7 alle 9. Trovai una pensione col bagno in comune, tristissima. Rimasi lì per qualche tempo poi cominciai a fare avanti e indietro da Verona. La mattina alle 4 mi svegliavo per prendere un treno locale fino a Brescia e poi un espresso fino a Milano, alle 7 ero in radio". Breve storia triste, perché pur essendo un aitante giovane, quei ritmi non li reggeva:

Dopo un paio di mesi ero distrutto. Andai da Cecchetto e gli confessai tutto, convinto che mi avrebbe licenziato, invece mi aiutò a trovare un monolocale. Sono riconoscente a Claudio.

Ma se nell'incontro con Salvetti, Amadeus ha dimostrato tutta l'intraprendenza di un giovane che voleva fare strada, il conduttore ha confessato come la sua indole, nella vita privata, sia in realtà molto diversa: "Nella vita privata sono ansioso, protettivo e ipocondriaco. Chiamo Giovanna e i miei figli anche quattro volte al giorno per sapere se stanno bene".

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