Amal Alamuddin rifiuta incarico ONU, non indagherà su crimini a Gaza
In queste ore si sta parlando del putiferio che si è scatenato attorno a Penelope Cruz e Javier Bardem, dopo che hanno appoggiato una petizione che si schierava al fianco di Gaza e definiva un "genocidio" l'offensiva israeliana. Gli attori sono stati minacciati da importanti manager di Hollywood di veder conclusa la loro carriera. Anche un altro volto noto, sembrava avere l'opportunità di avere un ruolo attivo nelle vicende di Gaza. Oggi, infatti, si è appreso che Amal Alamuddin è stata nominata per entrare a far parte della commissione di inchiesta dell'Onu che si occuperà di verificare eventuali crimini di guerra e violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale, negli episodi che stanno avendo luogo nei territori palestinesi occupati e soprattutto nella Striscia di Gaza. L'ambasciatore del Gabon Baudelaire Ndong Ella, tramite un comunicato dell'Onu pubblicato oggi a Ginevra, ha annunciato che il professore canadese William Schabas sarà il presidente della Commissione composta dall'avvocato Alamuddin e dall'esperto senegalese Doudou Diène. Il compito della Commissione è quello di presentare una relazione scritta al Consiglio dei diritti umani a marzo del 2015.
"Amal Alamuddin ha rifiutato l'incarico"
Pochi minuti fa, il sito TMZ ha annunciato che Amal Alamuddin avrebbe rifiutato l'incarico propostogli dalle Nazioni Unite. La donna, che presto convolerà a nozze con George Clooney, avrebbe comunicato di non poter accettare l'incarico perché è troppo impegnata. L'avvocato avrebbe spiegato che ha già otto casi di cui occuparsi e ciò non le consentirebbe di essere una dei tre membri della Commissione d'inchiesta.
Amal Alamuddin: "Sono sconvolta dalla situazione nella Striscia di Gaza"
Amal Alamuddin, però, ha spiegato di essere sconvolta dai fatti che stanno interessando Gaza e ha aggiunto che è giusto che si indaghi su quanto sta avvenendo:
"Sono sconvolta dalla situazione nella Striscia di Gaza occupata, in particolar modo dalle vittime tra i civili che sono state causate, e credo fermamente che dovrebbe esserci un'inchiesta indipendente e l'obbligo di rispondere per i crimini che sono stati commessi."