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Amanda Lear a Parigi con un misterioso e affascinante toy-boy: “Non mi lamento”

Amanda Lear si presenta alla prima di “Dalida” a Parigi accompagnata da un aitante moro barbuto, giacca e cravatta, bellissimo e solare. L’identità di lui è ancora top secret.
A cura di G.D.
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Amanda Lear continua a far parlare di sé nonostante l'età, resta una di quelle che riesce ad attraversare le mode e le epoche con una certa disinvoltura. Eccola alla prima di "Dalida" a Parigi accompagnata da un aitante moro barbuto, giacca e cravatta, bellissimo e solare. L'identità di lui è ancora top secret, ma della coppia si sa che non si sono lasciati un attimo a questo evento. Amanda Lear è un'artista incredibile e piena di risorse, in grado sempre di restare sulla cresta dell'onda. E la caccia al gossip è iniziata: chi è quest'uomo misterioso?

"Mi mancano un marito e i figli". Nonostante tutto, anche Amanda Lear avrebbe desiderato una vita "tranquilla" come quella di tutti. Intervistata dal settimanale ‘Oggi’ ha rivelato di essersi pentita di non avere mai avuto dei figli e di non essersi mai sposata e che i suoi unici rimpianti riguardano infatti solo la sfera privata.

I miei rimpianti sono tutti nella vita privata. La solitudine, la mancanza di un marito, dei figli. Ma non mi lamento, è stata una mia scelta.

La storia con David Bowie: "Durò due anni"

Amanda Lear e David Bowie sono stati insieme due anni, una storia che "mi scombussolò la vita", come ha rivelato lei stessa più volte. Come nacque quest'amore? La Lear scherza e dice:

Si innamorò di una mia foto. Avevo posato per la copertina di un disco dei Roxy Music, “For your pleasure”. Era il 1973: ero un po’ hitchcockiana, aggressiva, con una pantera al guinzaglio. Bowie vide quella foto e si fissò su di me. Mi voleva conoscere. […] Lui stava sempre chiuso in casa, giorno e notte. E proprio una notte mi chiamò Marianne Faithfull. Mi disse: “Ti passo qualcuno”. Mi passò Bowie. Poco dopo mi ritrovai da lui. Marianne poi ci lasciò da soli".

Lui era ancora sposato con Angie Barnett, ma Amanda Lear non lo sapeva.

Gli devo molto, mi pagò corsi di canto e di ballo. Alla fine mi sono stufata di seguirlo. E poi lui era dipendente dalla droga, non era facile. Comunque gli devo molto. Fu lui a dirmi: “Hai una voce eccezionale, devi cantare”. Io non ci avrei mai pensato. E invece lui ci credeva davvero. Mi pagò corsi di canto e di ballo. Poi iniziai a cantare con lui, ho imparato tanto.

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