Amanda Lear: “Rabbia e disperazione per la morte di mio marito. La mia spero sia rapida e indolore”
Amanda Lear si è raccontata sulle pagine del settimanale Chi. La cantante ha parlato di sé con la consueta franchezza. Ha ammesso candidamente di "spendere tutto", perché i soldi "come vanno, torneranno", di essere una "traditrice seriale" e di pregare tantissimo, soprattutto Santa Rita da Cascia a cui è devota. L'intervista, poi, è stata anche un'occasione per ricordare il marito Alain-Philippe Malagnac d'Argens de Villèle.
Il suo unico grande amore è il marito morto nel 2000
Dissacrante ma anche straordinariamente profonda, Amanda Lear ha anche riflettuto sull'amore. Ancora oggi, considera il suo più grande amore, il produttore musicale Alain-Philippe Malagnac d'Argens de Villèle. I due si sposarono nel 1979 a Las Vegas. Nel 2000, a 51 anni, l'uomo è deceduto nell'incendio della villa in Provenza che condivideva con Amanda:
"Spesso mi chiedo se parlo di lui come grande amore per via della sua morte improvvisa. Se non fosse morto, magari, oggi avremmo divorziato. Al mio analista ho chiesto per anni quando sarei riuscita a voltare pagina. Lui mi rispondeva sempre: ‘Mai'. I lutti si metabolizzano col tempo. Vanno vissuti. La rabbia si trasforma in disperazione per diventare, dopo un bel po', accettazione".
Amanda Lear, a 82 anni, ha trovato la sua serenità. Non sente più di dovere rincorrere le ambizioni o di dover essere per forza "ovunque". È soddisfatta della vita e del successo che ha ottenuto: "La morte? Non mi spaventa. Spero sia solo rapida e indolore".
La frecciatina a Madonna che reputa ridicola
Infine, Amanda Lear ha indirizzato una frecciatina a Madonna. L'artista ha spiegato che alla fine dell'estate inizieranno le riprese di un docufilm che ripercorrerà le tappe salienti della sua vita. Inoltre, è in arrivo un nuovo album, ma niente disco music: "Sarà tutto in francese, semi acustico. È finita l’era della disco music e dello sculettare in discoteca. Non voglio ridicolizzarmi come Madonna. Mi dicono ‘iena', ‘invidiosa'… Ma l'ha vista? Si figuri se potrei mai invidiare una come lei".