Ambra Angiolini: “A 15 anni sognavo già di essere mamma, la danza era solo un hobby”

Pochi giorni riportavamo le affermazioni di Ambra Angiolini, che in occasione della presentazione del suo prossimo film da protagonista, "La scelta", diretto da Michele Placido, confessava di aver sofferto moltissimo l'ansia da prestazione da giovane, quando su di lei pesava il grave di una responsabilità grossa, derivante dall'enorme visibilità che la tv le aveva conferito. Piangeva tantissimo per le critiche che riceveva, che al pari della sua visibilità erano non poco accese. Come sappiamo oggi è tutto leggermente cambiato, visto che con il ruolo di attrice e il passare degli anni, la celebrità di Ambra si è trasformata in qualcosa di meno nevrotico e più stabile. Una stabilità che, tra le altre cose, le ha permesso anche di diventare mamma molto presto, grazie ad un compagno che ha subito sposato questo suo desiderio primordiale.

Per chi crede infatti che il sogno dell'attrice fosse sempre stato quello della danza e del mondo dello spettacolo, la stessa Ambra, in un'intervista rilasciata a Vanity Fair, ha fatto intendere come le sue aspettative, di donna, fossero molto diverse: "Già a 15 anni volevo avere bambini. C’è chi sogna di diventare ballerina e chi di diventare mamma. Io avevo quel sogno lì e per hobby danzavo". E mamma lo è diventata, anche abbastanza precocemente, visto che la piccola Jolanda, la sua primogenita, è arrivata molto presto:

Non ho avuto il tempo di pensarci! Ho avuto la fortuna di trovare un compagno che desiderava un figlio da me subito

Jolanda e Leonard, rispettivamente 11 e 9 anni, non hanno significato per lei solo il momento della maternità in senso generico, Ambra infatti ha confessato che l'arrivo dei figli è coinciso con una presa di coscienza forte riguardo il ruolo interpretato nella vita e la sua funzione, ma anche in merito all'aver capito cosa volesse probabilmente dire il verbo innamorarsi: "Il mio primo amore, quello che ho riconosciuto come tale è stato quello per i figli. Con Jolanda e Leonardo ho imparato l’umiltà di dare senza chiedere".