Botta e risposta, anzi, "diciamolo", fischi e risposta, tra l'attore Claudio Amendola e il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Tutto è cominciato quando i due hanno partecipato al Festival del Cinema di Roma alla prima del film di Pupi Avati Il cuore grande delle ragazze il 1 novembre. Quando il ministro ha sfilato sulla passerella è stato accolto da qualche fischio della folla e Claudio Amendola, presente alla scena, non ha evitato di commentare la piccola contestazione con un sorriso ironico.

Secondo La Russa sarebbe stato lo stesso Amendola a fischiare più della folla e ad incitare la massa contro di lui. I toni della polemica diventano sempre più accesi quando il ministro commenta l'episodio ai microfoni del Corriere.it ripetendo più volte: "Amendola è uno stronzo!".

Il politico non ha risparmiato qualche frecciatina all'attore, domandandosi infatti come abbia osato contestare il governo Berlusconi e agito quindi contro Mediaset, l'azienda alla quale è legato da un contratto milionario:

Chissà se quelli che aizzava all'insulto, divenuto ormai per i nostri oppositori un obbligo, sono a conoscenza di quanto guadagna Amendola per ogni apparizione su Mediaset. Soldi di Berlusconi, naturalmente.

L’attore romano, che abbiamo visto su Canale 5 qualche mese fa nella mini serie drammatica Dov’è mia figlia, non raccoglie la provocazione e in una nota chiede le scuse ufficiali e minaccia di querelare il ministro se non dovesse rispondere alla sua richiesta.

In relazione alla gratuita aggressione verbale da me subita da parte dell’onorevole Ignazio La Russa, di cui sono venuto a conoscenza da poche ore dagli organi di stampa online, ritengo doverose delle immediate e formali pubbliche scuse dell’onorevole trovandomi costretto in caso contrario ad agire in sede giudiziaria.

E’ pur vero che Amendola non sarebbe il primo a sputare nel piatto in cui mangia. Qualche giorno fa infatti fu Enzo Iacchetti, altro volto Mediaset, a far girare per il web un video in cui attaccava personalmente il ministro della difesa, ottenendo un enorme consenso dal popolo della rete.