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Anna Falchi: “Il mio fidanzato Andrea Ruggeri ha l’influenza, gli ho messo pure la supposta”

Anna Falchi, a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha raccontato questa scenetta domestica che sta vivendo col suo fidanzato, Andrea Ruggeri, deputato di Forza Italia. Poi, un commento all’archiviazione del caso Fausto Brizzi, che nelle ultime ore ha potuto prendere le distanze dalle accuse di molestie di ragazze che, nei mesi scorsi, ne hanno parlato in tv da Le Iene.
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“Il mio fidanzato Andrea Ruggieri in questo momento sta un po' acciaccato, è febbricitante, oggi gli ho cucinato un bel brodino, gli ho misurato la febbre e gli ho messo anche la supposta. Che immagine romantica!”. Con questa dichiarazione ironica, Anna Falchi, a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha raccontato questa scenetta domestica che sta vivendo col suo fidanzato, deputato di Forza Italia.

Anna Falchi ha poi commentato l'archiviazione del caso Fausto Brizzi: “giusto così, giustizia è stata fatta evidentemente. Ogni caso va preso a se ma ci sono anche tante donne consenzienti, non solo gli orchi, sappiamo tutti come vanno le cose”. Chi restituirà a Brizzi l'anno terribile che ha passato? “A quanto ne so Luca Barbareschi, che gli ha fatto un buon contratto per tre film. Si rimetterà in pista”.

Lei che, di recente, ha anche confessato di aver subito una piccolissima molestia da un "ministro di sinistra sposato", di cui non ha fatto il nome, che una sera le diede un pizzicotto sotto il tavolo di un ristorante, mettendola in evidente imbarazzo. Un episodio che la bella Anna Falchi non ha dimenticato, sebbene sia stato solo l'accenno di qualcosa che alla fine non le causato situazioni spiacevoli com'è potuto capitare ad altri personaggi femminili dello spettacolo internazionale:

Mi diede un pizzicotto sotto il tavolo, quello che io chiamo "il morso del cavallo". Me lo fece sotto la gamba, sulla coscia. Dall'altra parte del tavolo c'era un giornalista importante, che capì tutto. Spostai la gamba per non farmi dare altri pizzicotti, per evitare di tirare uno schiaffone. A un certo punto mi alzai e andai alla toilette, pensando: "Ora che faccio, non riesco a tornare là. Ero davvero imbarazzata, è successo una decina di anni fa. Trovai il giornalista che mi disse di non preoccuparmi e di sedersi vicina a lui, per proteggermi. Non ha scritto nulla sul suo giornale.

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