Anna Falchi: “Nozze in vista? Non vogliamo un certificato per amarci”
Anna Falchi, classe 1972, attrice, showgirl e produttrice, è considerata una sex symbol degli anni novanta e degli anni duemila, una delle donne più belle ed apprezzate dello show business italiano che ha voluto parlare della sua vita privata e professionale al settimanale "Top". La Falchi non solo si è legata sentimentalmente al giornalista Andrea Ruggeri ma è anche diventata madre della piccola Alyssa di 4 anni, frutto dell'amore con l'imprenditore Denny Montesi. Proprio per questo motivo la sua vita è cambiata, è stata profondamente rivoluzionata: "E' stato più che altro un cambio di prospettiva: ora, infatti, ragiono per due. Conduco una vita più sedentaria e se per lavoro mi devo assentare per qualche giorno in più, me la porto dietro. Una delle varie rinunce che ho fatto è stata quella del teatro perché le tournée sconvolgono le abitudini di una bambina della sua età. Lei adesso ha bisogno di avere una vita normale, fatta di orari precisi e punti di riferimento. Non voglio che diventi una "zingara", come sono stata io da giovane".
Anna Falchi ha un bellissimo rapporto con la figlia Alyssa
Anna Falchi non vuole affatto che sua figlia entri nel mondo dello spettacolo, che faccia la sua affascinante quanto difficile professionale: "Innanzitutto spero che non segua la mia strada. Mi piacerebbe che si sviluppasse intellettivamente, che studiasse il più possibile, imparasse tante lingue, viaggiasse per il mondo, aprisse la mente. Come tutti i bambini, canta e balla, ma dipinge anche molto bene. Chissà che non possa diventare un'artista". Al momento dunque è assolutamente da escludere che possa mettere alla luce un altro figlio:
Sto vivendo il momento più bello del rapporto con Alyssa. Siamo complici, parliamo di tutto, ci divertiamo insieme. Avere un altro figlio adesso significherebbe toglierle attenzioni, e non è quello che voglio.
Non sente nemmeno il bisogno di sposarsi:
A parte il fatto che devo ancora divorziare dal mio ex marito Stefano Ricucci, no. L'ho fatto una volta e non avrebbe senso farlo di nuovo. Io e il mio compagno siamo due persone libere mentalmente, non abbiamo certamente bisogno di un certificato di carta per amarci.