Anna Wintour si scaglia contro una giornalista dell’Ansa
I gossip sul suo conto sono andati spesso sprecati però bisogna certamente dire che Anna Wintour, col suo carattere quantomeno particolare, ben si presta a incarnare una sorta di Crudelia De Mon della moda. La donna, direttrice della rivista Vogue Usa – che le ha consentito di appropriarsi di una delle cariche più importanti nel settore della moda – non ama la maleducazione e, soprattutto, non tollera che nessuno le manchi di rispetto, fosse anche solo per un brevissimo periodo. Certo è che definire una mancanza di rispetto l’atteggiamento della giornalista Roberta Filippini è forse improprio. Ma andiamo per gradi e vediamo cos’è accaduto. La Filippini, inviata dell’Ansa, si trovava nella Sala Cariatidi del Palazzo Reale di Milano per assistere alla conferenza organizzata a ridosso della mostra Schiaparelli and Prada: impossible conversation.
Durante l’orazione di Andrew Bolton, curatore del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York, la Filippin “osa” rispondere al telefono, distogliendo solo per un attimo l’attenzione dalla mostra. Un errore gravissimo il suo, almeno secondo la Wintour, che dopo averla vista impegnata in altro, le si è avvicinata con incedere regale e al tempo stesso furioso per intimarle di stare in silenzio, facendole un cenno spazientito e altezzoso con la mano. “Mea culpa, certamente, anche se il direttore di Vogue Usa forse avrebbe potuto transigere, dato che non si trattava né di una messa né di un funerale, ma di un appuntamento di lavoro” ha commentato ancora incredula la giornalista, trovatasi improvvisamente al centro di una scena che sembrava essere uscita dritta dal film Il diavolo veste Prada che proprio alla Wintour s’ispira. La giornalista, comunque, ha preferito non inimicarsi la potente direttrice e, dopo aver commentato scherzosamente quanto accaduto, ha sdrammatizzato il tutto, invitando i presenti a riportare l’attenzione su qualcosa di più importante. In fondo, non si era poi verificata la fine del mondo. Almeno secondo lei.