Annalisa Minetti stringe Eléna, i commenti: “Sei cieca, non avresti dovuto avere dei figli”
Scoppia un caso un rete, un caso tristissimo che trova bersaglio nel coraggio, per qualcuno inarrivabile, di Annalisa Minetti. La cantante, artista poliedrica che da sempre porta avanti una battaglia sociale contro i limiti imposti dalla disabilità, ha postato sul suo profilo Instagram una foto in cui stringe Elena, la figlia nata dal rapporto con l’attuale marito Michele Panzarin. Si tratta della secondogenita di Annalisa. Fabio, il suo primo figlio, è nato 10 anni fa dal legame con Gennaro Esposito. L’intento della Minetti era quello di condividere con i suoi followers la gioia per avere superato un esame universitario con un bel voto. Un momento di felicità guastato dai commenti che sono stati pubblicati sotto la foto in questione.
Gli attacchi subiti dalla Minetti
“Io non avrei mai messo al mondo dei figli che non potrei mai vedere, mi sembra che si è sposata addirittura due volte, fa mille attività, corre, canta, credo che avrà una stregua di persone che l’aiutano… sai, non mi va di giudicare, forse è un modo per non impazzire e non pensare” ha scritto un utente sotto la foto in questione, incassando il sostegno di quanti hanno dimostrato di pensarla allo stesso modo. “Non avresti dovuto diventare mamma e mettere al mondo un figlio” scrive una donna, anch’essa mamma. In un altro commento, invece, si legge: “Certo, cieca… non avrei messo al mondo un secondo figlio. E certo non vorrei far cose oltre la normalità solo per apparire normale. È una persona piena di sé”.
Solidarietà alla Minetti, che non replica
Quelle frasi hanno scatenato la rabbia di decine di persone. Sono tantissimi quelli che si sono riversati in massa sul profilo di Annalisa per stigmatizzare la poca sensibilità dimostrata nel puntare il dito contro una donna che si batte coraggiosamente ogni giorno per abbattere le barriere imposte a chi vive un handicap. Non ha replicato, invece, la diretta interessata. Da sempre impegnata nel sociale, ha imparato che di fronte alla cecità mentale non esiste argomentazione possibile.