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Antonacci: “Tra me e Marianna Morandi c’è stima, abbiamo messo al centro i nostri figli”

Intervistato da Vanity Fair, Biagio Antonacci ha parlato della stima che nutre nei confronti della sua ex compagna Marianna Morandi e della famiglia allargata costruita con Paola Cardinale.
A cura di Daniela Seclì
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Biagio Antonacci si è raccontato nel corso di una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair. L'artista ha spiegato di non rivedersi nel concetto di "famiglia tradizionale": "Non mi sono mai sposato, ho fatto due figli con una donna (Marianna Morandi, ndr) con la quale non condividevo nemmeno la residenza scritta sui documenti, mi sono separato da lei e adesso sto con Paola (Cardinale, Ndr), senza nessun legame formale, vivo con lei e sua figlia e mi ci sento padre, anche se non lo sono per legame biologico. Quindi, per rispondere alla sua domanda, sembra che io abbia dato un calcio a ogni forma di tradizione. Ma invece delle cose dentro le ho, e sono venute fuori soprattutto nella forma del senso di colpa ogni volta – ed è stato per scelta – in cui mi sono discostato da ‘quello che avrei dovuto fare'".

Da anni ha una relazione con Paola Cardinale. Ha mantenuto, però, un buon rapporto con Marianna Morandi: "Abbiamo sempre tenuto due punti fermi: mettere i figli al centro, preservandoli, e cercare di essere sereni anche nella separazione. La stima reciproca tra ex compagni è fondamentale, perché si porta dietro la fiducia: Marianna sa che non avrei mai esposto i nostri figli a persone non per bene, e io so lo stesso di lei. Se ci fosse stata della gelosia tra di noi sarebbe stato complicato, ma non c’è stata: lasciare liberi è un gesto d’amore che ti torna indietro. A me è successo, e adesso i nostri figli sanno accogliere tutti senza diffidenza".

Biagio Antonacci e la sua bellissima famiglia allargata

Infine, Biagio Antonacci ha parlato della sua bellissima famiglia allargata: "Da 12 anni vivo con Benedetta, la figlia di Paola. Ti hanno detto che papà vuol dire che quel figlio l’hai fatto tu, quindi io so che non sono suo padre, anche se per lei ho avuto l’amore e le attenzioni di ogni papà. E poi quando ci raggiungono anche i miei figli – Paolo ha 20 anni e Giovanni 15 – siamo semplicemente una famiglia, e loro sono fratelli, anche se non si chiamano così e anche se non hanno un legame di sangue. A loro non è mai importato niente, non hanno mai avuto bisogno di dare un nome al rapporto: per i bambini le cose sono intuitive".

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