Antonio Cassano non gioca ma bacia, fa il babysitter per la sua Carolina Marcialis
C'era una volta Fantantonio. Il genio di Bari Vecchia ha detto definitivamente addio alle "cassanate" in campo e si è dedicato a pieno alla famiglia. Novella 2000 ha sorpreso Antonio Cassano in compagnia di Carolina Marcialis e dei suoi figli mentre vanno al palazzetto per seguire gli allenamenti di lei, pallanuotista della Locatelli Genova, in Serie A2. Non è più lei con i figli ad andare allo stadio per lui, ma l'inverso.
Così, mentre le voci di mercato lo vogliono dalla prossima stagione in Cina, in Thailandia o in Arabia Saudita, lui continua a rimanere in Italia e a godersi la sua famiglia. Continua a vivere a Genova ed è qui che vuole restare e, forse, dal prossimo anno potrebbe giocare proprio con la maglia della Virtus Entella, squadra di Chiavari, che tanto a lungo lo ha cercato già da quest'anno.
Le squadre italiane non mi vogliono, così mi dedico tutto a mia moglie e ai figli. Io sto a casa, lei è tornata a gareggiare come pallanuotista. Ora è lei a portare a casa il grano e io mi adatto. Lei si allena e io faccio il babysitter.
Intanto, la Sampierdarenese ha offerto ad Antonio Cassano la possibilità di allenarsi in vista della prossima stagione, che potrebbe essere l'ultima per lui.
La carriera straordinaria di Antonio Cassano
Talento limpido ma dal carattere complicato, Antonio Cassano ha stupito il mondo quando, all'età di 18 anni, stoppava quel pallone di tacco a seguire per andare poi a segnare, dopo un doppio dribbling, un gol da cineteca contro l'Inter. È il destino del campione. Da quel momento in poi grandi successi, grandi gol e giocate incredibili, ma anche tanto talento sprecato. A 34 anni si ritrova ad aver indossato le maglie delle squadre più forti, dalla Roma al Real Madrid, dal Milan alla sua amata Sampdoria, ma raccogliendo molto poco in fatto di vittorie e trofei: solo un campionato italiano con il Milan, un campionato spagnolo con il Real Madrid e due Supercoppa italiana con Roma e Milan. Troppo poco per un genio del nostro calcio.