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Aron Ralston, l’uomo che si amputò il braccio, arrestato per violenza su minori

Aron Ralston, l’alpinista che ha ispirato il film “127 ore”, è stato arrestato per violenza domestica nei confronti della sua compagna e di suo figlio, di soli tre mesi. Il padre: “State ingigantendo tutto”.
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Un arresto choc sconvolge il mondo dello spettacolo. Aron Ralston, l'alpinista che ha ispirato il capolavoro di Danny Boyle "127 ore" è stato arrestato domenica 8 dicembre, con l'accusa di aggressione e violenza su minori. Ralston è il famoso alpinista che, travolto da un masso che gli bloccò il braccio destro, durante una scalata nel Parco nazionale delle Canyonlands dello Utah, fu costretto ad autoamputerlo dopo cinque giorni senza cibo e senza acqua. La sua storia diventò un libro, "Between a Rock and a Hard Place", poi la trasposizione cinematografica firmata da Boyle, con James Franco ad interpretare il ruolo di Ralston.

Aron Ralston avrebbe colpito suo figlio di soli 3 mesi, e la sua compagna, Vita Shannon, secondo quanto riporta il Denver Post. Larry Ralston, il padre dell'ex alpinista, avrebbe polemizzato con la stampa, che ha trasformato suo figlio in un mostro, senza approfondire. Fox News rivela che non ci sarebbe nessun segno di violenza nei confronti del piccolo, mentre invece appare evidente che Vita Shannon abbia ricevuto un pugno dietro la nuca.

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