Asta da selfie, i vip non possono più farne a meno (FOTO)
La legge assoluta del marketing è sempre la stessa: se vuoi che si parla di un prodotto, se vuoi che una moda diventi veramente tale, se vuoi che un oggetto arrivi tra i desiderata di grandi e piccini, mettilo in mano alle star. Può accadere con un determinato tipo di jeans, una maglietta, un paio di scarpe o occhiali, un'acconciatura particolare o, ancora, il modo di truccarsi. Fatto sta che ci vuole pochissimo perché una moda, lanciata da un personaggio famoso, divenga immediatamente virale. Poco più di un anno e mezzo fa, grazie all'arrivo degli smartphone, è accaduto con un tipo specifico di fotografia, quella che Morandi chiama autoscatto. Più comunemente, il nome è "selfie".
Oramai non esiste persona sulla faccia della terra, dotata di uno smartphone, che non sia scattata un selfie da quando lo possiede. Ma c'era una difficoltà di ordine pratico, quella della realizzazione dello scatto stesso, dell'inquadratura non abbastanza ferma ed il rischio di una foto sfocata. Una difficoltà risolta agevolmente dall'ennesima moda dilagante, quella dell'asta per i selfie. Una diabolico marchingegno che permette di fissare il proprio smartphone al limite dell'asta, sull'apposito supporto, e scattare la fotografia a comando, a distanza, con un semplice clic. Se qualcuno non sa di che cosa si stia parlando, allora negli ultimi mesi ha vissuto recluso in casa, senza tv e computer, o collegamenti all'esterno di ogni sorta.
Perché l'asta da selfie, dopo aver cominciato a pullulare sulle rive del Tevere, in Piazza Duomo o il lungomare di Napoli, tra le mani dei venditori ambulanti, è diventato l'irrinunciabile oggetto dei vip più social d'Italia e non solo, che hanno trovato il modo perfetto di arricchire le pagine Facebook, Instagram e Twitter con foto in grandangolo, primi piani e immagini di gruppo. Tra quelli più attivi compare sicuramente il mitico Bobo Vieri, che sembra diventato amico inseparabile dell'asta da selfie, oltre che Laura Cremaschi e Giampaolo Pazzini.