Barbara d’Urso scambia Michelle Obama per Oprah Winfrey
Sarà stata l'euforia per la promozione del suo nuovo "B Magazine", ma questa volta Barbara d'Urso sembra abbia davvero aver preso un "granchio" gigantesco. Stacanovista nel postare le foto dei suoi amici con il primo numero del suo magazine, ha anche postato un fotomontaggio con la First Lady d'America, Michelle Obama, con una copia del suo magazine tra le mani. Peccato che nell'hashtag, dopo un paio di cuoricini come emoticon, abbia scritto "Oprah" e i suoi follower non hanno perso tempo nel farle notare l'incredibile gaffe. Per cercare di rimediare, allora, la bella "Carmelita" ne ha postata una identica, ma cambiando soltanto la descrizione: "Glielo ha comprato suo marito Barack O!!!". La foto precedente, quella dove scambia Michelle per Oprah, attualmente è ancora al suo posto su Instagram.
"B Magazine" è una rivista che uscirà una volta al mese per i prossimi sei mesi. Rappresenta un ulteriore tasselllo per la conduttrice napoletana, dopo film, programmi tv e libri, arriva in edicola edita da Panini Magazine. Una rivista dove Barbara d'Urso parlerà a tutto tondo, principalmente all'universo "Donna", e lo farà senza temere concorrenza e crisi, nonostante di giornali cartacei se ne vendano sempre più pochi. Anzi pare che i numeri delle vendite del primo numero, per adesso, le stiano dando ragione e sarebbero destinati ad aumentare se, come auspicato dalle analisi e dalle previsioni, dovesse essere lei al timone della prossima edizione de "L'isola dei famosi", la prima targata Mediaset. I contenuti del primo numero di "B Magazine" sono vari: quattro pagine dedicate a Manuela Villa, la figlia del mitico Claudio, poi un assaggio di vita privata della D'Urso ed un servizio dedicato a Jonathan Kashanin, ex vincitore del Grande Fratello. E ancora lavoro, curiosità, giochi e tendenze più due argomenti cult del mese: lo stalking e l'alimentazione. Non mancano gli animali, la cura del giardino, i consigli per perdere peso in vista delle prova costume e l'oroscopo di Ada Alberti.