Belen contro la violenza sulle donne: “Come tutte, vivo nel terrore di essere stuprata”
Belen Rodriguez testimonial mondiale del Denim Day, giornata istituita dalla Fondazione Guess per i diritti delle donne. Intervistata da Marie Claire, la showgirl e conduttrice argentina ha parlato di violenza sul sesso femminile, di emancipazione e di come ci sia ancora tanta strada da fare per ottenere davvero la parità tra sessi.
È un argomento che mi sta davvero a cuore e penso che subire violenza sia l'incubo peggiore di ogni donna. A chi non è capitato di andare in bagno in un ristorante, magari quando la sala si sta svuotando, senza la paura che qualcuno possa entrare all’improvviso? Persino vedere uno stupro recitato in un film, mi fa stare male. Non riesco a spiegarmi come nella mente di un uomo possano scatenarsi certi meccanismi.
"Quando due si lasciano, lei è sempre la poco di buono"
La Rodriguez, inoltre, non accetta che per certe persone la colpa della violenza sia della donna:
A questi qui, per la rabbia io li prenderei a botte! Forse si tratta di persone malate, da curare. Il punto è che non è tanto in ballo l’emancipazione: per me, l’abbiamo già conquistata da molti anni, non in tutte le culture, s’intende…Viaggiando vedo donne velate con i mariti vestiti all’occidentale. È una cosa che mi dà molto fastidio ma capisco: è un fatto culturale. Di sicuro, c’è ancora molto maschilismo nel mondo, ed è una vergogna. Pensa solo a quando una donna finisce una relazione con un uomo: è sempre lei la poco di buono, no?
Inevitabile pensare a un velato riferimento alla fine del suo matrimonio con Stefano De Martino.
"Non cambierei niente di me: sbagliando s'impara"
Ecco perché Belen ci tiene a educare suo figlio Santiago al rispetto per gli altri, "dicendogli che siamo tutti uguali e con gli stessi diritti". E perché, del suo percorso esistenziale e del suo rapporto con la propria femminilità, non rinnega nulla:
Ad una me stessa adolescente direi: ‘Sii più decisa, meno insicura e più rispettosa di te stessa in certe situazioni'. Anche se, sai che ti dico? Alla fine mi direi: ‘Non cambiare. Sbagliando s’impara e noi siamo la soluzione dei nostri problemi. Oggi mi applaudo da sola: sono diventata la donna che volevo essere‘.