Belén: “Stefano De Martino si rifarà una vita, sto molto bene con Andrea Iannone”
Non c’è alcun dubbio che Belén Rodriguez abbia voltato pagina. Uscita distrutta dalla fine del matrimonio con Stefano De Martino, ha trovato la forza necessaria a rialzarsi e, acquisita la capacità necessaria a guardare avanti, non si è girata indietro nemmeno quando il suo ex ha provato a tornare sui suoi passi. Intervistata da TgCom, parla del ballerino solo in rapporto al figlio Santiago. Non ci sono cambi di rotta all’orizzonte, niente che possa far pensare che Belén, in futuro, possa tornare tra le braccia del suo ex:
Siamo due genitori. Quando c'è un divorzio ci sono le discussioni, ci si lancia i piatti, ci si dice la qualunque. E poi passa del tempo, non ti scordi le cose, ma la rabbia scema e pensi solo ai figli. Santiago merita i nostri sorrisi. E Stefano è un bravissimo papà.
Quando le fanno notare che, a differenza sua, Stefano non si è ancora rifatto una vita, risponde sibillina: “Succederà”. Una sola parola che suona come l’ultimo chiodo piantato sulla bara del loro amore, una sorta di via libera arrivato da parte di chi, allo stato attuale delle cose, non vede motivi per i quali l’uomo che amava non cerchi la felicità accanto a un’altra donna. Belén, però, precisa che le voci di matrimonio con Andrea Iannone sono infondate, e nega di aver ancora ricevuto da parte sua una proposta di matrimonio:
Non è vero. Anche perché non potrei neanche sposarmi ancora. Stiamo molto bene e ci godiamo questo momento.
Sul servizio de Le Iene: “Ero in ansia”
Confermando la sua natura di persona buona, Belén confessa che realizzare il servizio organizzato da Le Iene, quello in cui ha accettato di incontrare a sorpresa una sua hater, le ha provocato ansia:
A dire il vero ero un po' in ansia, perché mi sembrava di fare un torto a una persona. Avevo la tachicardia perché lo sapevo che avrei fatto fare una figuraccia a una donna. Le Iene mi hanno convinto ed è stato giusto così… Le critiche sono quasi sparite. Hanno chiuso un sacco di profili. Adesso c'è una condanna penale. E sono contenta che il governo italiano abbia varato una legge per tutelarci da questo punto di vista.