“Bocciati troppo presto”, dai Beatles a Marilyn
Credereste mai che dei giovani Beatles furono bocciati, senza possibilità d'appello, dalla Decca Records? E che consigliarono a Marilyn Monroe di trovarsi un posto da segretaria? Sono tantissime le sentenze assurde, le bocciature premature di personaggi diventati poi delle vere e proprie leggende. In ogni ambito, dalla letteratura allo spettacolo, dalla musica alla danza, ecco una carrellata di buffe bocciature ai danni di artisti diventati poi leggende. Chissà, invece, che fine hanno fatto poi i "signori censori" di turno…
"Ma chi sono questi Beatles"?
La Decca Records, etichetta di Billie Holiday e di Louis Armstrong, bocciò i fab four: "Il loro sound non ci piace". Lo disse uno dei manager dell'etichetta. Non osiamo immaginare cosa deve essere successo qualche anno più tardi, nella sua vita privata e professionale.
"Clint, chi?"
1959. Un produttore della Universal Studios visiona Clint Eastwood: "Hai una scheggiatura su un dente, il tuo pomo d'Adamo spunta troppo fuori e parli troppo lentamente: lascia perdere". Già.
"Elvis, datti ai trasporti"
Jim Denny, manager del Grand Ole Opry, uno dei programmi radiofonici più seguiti degli States, bocciò Elvis Presley, liquidandolo così: "Non andrai da nessuna parte, figliolo. Torna a guidare il camioncino".
"La fattoria degli animali? Cos'è uno scherzo?"
George Orwell sottopose un inedito al direttore della Faber and Faber, Thomas Stearns Eliot. Si trattava di un'allegoria contro il totalitarismo sovietico, ma il direttore della casa editrice pensò che, correva l'anno 1944, forse non era il caso di criticare l'Unione Sovietica, vista la delicata situazione politica. Quell'inedito era "La fattoria degli animali", per fortuna la Sacker and Warburg la pensò diversamente.
"Topolino ci ha stancato"
Il fratello di Walt, Roy Disney suggerì di cambiare soggetto: "Ormai è passato, nessuno si interessa più a Topolino". Certo, come no…
"Marilyn, c'è un posto da segretaria…"
Emmeline Snively, direttrice della Blue Book Model Agency, tento di stroncare la carriera di Marilyn Monroe: "Faresti meglio a imparare il lavoro da segretaria, oppure a sposarti". Brutta bestia l'invidia femminile, davvero.
"Ma Fred Astaire non sa ballare…"
Un produttore della MGM scartò Frederick Austerlitz al provino di un film del 1928: "Ha anche la calvizie e balla appena". Era Fred Astaire.
"Cambiate Jagger o non avrete successo…"
Un produttore inglese spiegò a dei Rolling Stones alle prime armi che: "Quel cantante dovrà andarsene, o non farete nulla…".