Camila Raznovich: “A 10 anni fui scelta per un esperimento traumatizzante, piangevo tutte le notti”
“Lo rifarei” è il titolo del libro pubblicato 13 anni fa da Camila Raznovich, libro in cui raccontava la sua infanzia hippie vissuta all’interno di una comunità. A distanza di diversi anni da quel momento, la conduttrice cambia radicalmente idea e, alla ripubblicazione del libro in questione, ha aggiunto una prefazione diversa da quella originale. “Non lo rifarei” ha confessato in un’intervista al settimanale F cui ha raccontato un esperimento cui avrebbe partecipato quando aveva solo 10 anni:
Tredici anni fa ero giovane e quando si è giovani leggi tutto in maniera positiva. Il fatto di diventare madre ha cambiato radicalmente la percezione del mio passato. “Non lo rifarei” nasce da una nuova consapevolezza: non è una esperienza che farei fare alle mie figlie.
L’esperimento vissuto da Camila Raznovich
La conduttrice de Il borgo dei borghi e Kilimangiaro, in onda su Rai3, è figlia di due seguaci di Osho. Ha vissuto fin da bambina all’interno di una comunità attiva tra India, Inghilterra e Milano. Verso i 10 anni, fu scelta per partecipare a un esperimento. Considera quel periodo come l’esperienza che più l’ha segnata nel corso di quegli anni così importanti per la sua formazione:
Senza dubbio i quattro mesi nella sperduta campagna inglese in un regime militare. Ero in quinta elementare e fui selezionata per questo esperimento che prevedeva che trecento bambini vivessero con nove adulti, questa era la proporzione. Nel libro lo raccontavo quasi divertita: con l’analisi ho capito di esserne stata fortemente traumatizzata tanto che uno dei miei compagni, da grande, mi ha raccontato che piangevo tutte le notti, l’avevo rimosso. Il sentimento più forte che ho provato era la paura.