Carlo Conti: “Prima di conoscere Francesca, ero malato di dongiovannite”
Carlo Conti è l'uomo televisivo del momento. Se il 2014 è stato un anno spettacolare per lui, con programmi di successo come "Tale e Quale Show", "I migliori anni", "L'eredità", immaginiamo che il 2015 sarà quello della definitiva consacrazione, con la conduzione della nuova edizione del Festival di Sanremo. Un anno fortunato anche per la sua vita privata, visto che Carlo Conti è diventato papà del piccolo Matteo, la compagna avuta con Francesca Vaccaro, la ex costumista della Rai che il conduttore ha sposato nel 2012. Nel suo libro "Si dice Babbo!", Carlo Conti si racconta, in quello che è il suo quotidiano lontano dagli impegni televisivi.
Nel libro racconta il suo rapporto di padre con il piccolo Matteo, ma apre anche il cuore a sua moglie Francesca, ringraziandola per averlo guarito da una malattina molto particolare:
Prima di conoscerla, ero malato di "dongiovannite". Quando l'ho conosciuta, l'insopprimibile desiderio di amare più donne possibili si è trasformato nell'aspirazione ad amarne una sola. E possibilmente per sempre. Possibilmente lei. Per fortuna, la persona giusta era lì, davanti a me. E mi amava nello stesso modo. Il matrimonio è stato una conseguenza naturale. Al mattino, apro gli occhi, vedo Francesca e sono tanto felice. Le devo tutto.
E su Matteo c'è una ricorrenza particolare: il primo compleanno sarà festeggiato due giorni prima di debuttare sul palco del Teatro Ariston.
È cresciuto tantissimo ed ha gli stessi tratti mediterranei, gli stessi colori miei e di Francesca. Non segue ancora i cartoni animati in Tv, ma è totalmente rapito e affascinato dai videoclip. Ecco perché ora, a casa nostra, la musica non manca mai. Per tanto tempo, non ho sentito il bisogno di sposarmi e avere figli. Ma appena quel bisogno si è presentato, è successo. Una bella fortuna. Un secondo figlio? Se arriverà, ben venga.
E sul secondo figlio, alcune indiscrezioni estive hanno portato a credere che la coppia potesse essere già in attesa. Ma la notizia fu smentita poco dopo. È sempre valido dunque, l'augurio di Carlo Conti: "Se arriverà, ben venga!".
