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Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi replicano alle accuse: “Circostanze distanti dalla realtà”

Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo respingono al mittente le accuse. La coppia è stata travolta dalla notizia di una presunta denuncia ricevuta da parte di due domestici che hanno lamentato lo sfruttamento del loro lavoro irregolare. La coppia vip, tramite una nota del suo legale, smentisce di aver ricevuto alcuna notifica da parte del tribunale di Tivoli e si dice pronta a procedere per diffamazione: “Stridente contrasto con la realtà dei fatti e le circostanze comportamentali delle parti”, si legge nella nota pubblicata da Adnkronos.
A cura di Giulia Turco
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Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi respingono le accuse. Nelle ultime ore ha circolato tramite diverse testate giornalistiche la notizia relativa ad una presunta denuncia per sfruttamento del lavoro irregolare da parte di due domestici che per otto mesi avrebbero prestato servizio presso la loro villa di Formello. Per circa 2 euro l'ora, sette giorni su sette festivi compresi e soprattutto in nero. La coppia vip ha informato il suo legale dicendosi intenzionata a procedere per diffamazione, con una nota diffusa dall'Adnkronos, con la quale smentisce categoricamente di essere stata protagonista della vicenda, che nelle ultime ore ha intaccato la loro reputazione.

La difesa  di Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi

"Nelle ultime ore della giornata di ieri risultato esser stati pubblicati sui siti internet di numerose testate giornalistiche articoli di stampa gravemente diffamatori e lesivi della dignità e della rispettabilità degli scriventi Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo", si legge nella nota del loro legale. "La vicenda che viene malamente raccontata è quella di due asseriti domestici che avrebbero prestato la propria attività alle dipendenze degli scriventi, subendo una serie di soprusi sia sotto il profilo personale che economico", continua. "Tutti detti articoli appaiono ridondanti di illazioni e luoghi comuni che si pongono in stridente contrasto con la realtà fattuale e le circostanze comportamentali delle parti. Ciò posto, anche nella considerazione che allo stato degli atti gli scriventi non hanno ricevuto alcuna notificazione dei ricorsi asseritamente depositati dai presunti dipendenti al Tribunale Ordinario di Tivoli, competente per territorio, gli esponenti stessi si riservano, a loro volta, di agire giudizialmente per la tutela dei propri diritti e interessi", aggiunge la coppia. "A tal proposito, gli scriventi stessi hanno già conferito mandato al proprio difensore di fiducia Avv. Paolo Colosimo del Foro di Roma di procedere, nelle opportune sedi di giustizia, per denunciare le illecite condotte poste in essere ai propri danni da alcuni degli autori degli scritti in contestazione i quali non rispettando assolutamente i principi del corretto esercizio del diritto di cronaca e di critica, risultano aver posto in essere un vero e proprio attacco personale pregno di contenuti diffamatori. Detta illegittima condotta risulta penosamente pubblicata anche sui social con il conseguente proliferare di interventi fuorvianti e offensivi e per tanto gravemente lesivi dei diritti degli scriventi", termina la nota.

La notizia relativa alla presunta denuncia

Secondo quanto racconta Il Fatto Quotidiano, nell’estate del 2020 una coppia di lavoratori italiani trova un annuncio tramite il sito subito.it e, allettati dall’offerta, si trasferiscono subito a Formello presso la residenza di Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. Dal 1 luglio lavorano per loro, pulendo la casa (450 mq) e curando l’enorme giardino. Inizialmente la paga prevede, oltre all’alloggio in due stanze, un compenso pari a 700 euro ciascuno, poi sceso a 500, senza busta paga e in contanti. Sette giorni su sette festivi compresi, senza ferie né malattia. Stando al Fatto Quotidiano che ha citato gli atti depositati dal Tribunale di Tivoli , quando il custode chiede per l’ennesima volta di esser messo in regola, Turchi aggredisce la coppia cacciandola di casa: “Nell’urlare queste parole portava a pochi millimetri dal mio viso la sua mano tesa facendo capire al sottoscritto che questa volta si sarebbe fermato, ma che non sarebbe stato così la prossima”.

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