Carol Alt e l’amore clandestino per Ayrton Senna: “Mi manca ancora oggi”
Era il 1° maggio 1994 quando Ayrton Senna, il pilota più forte della storia, morì in un incidente automobilistico a Imola. Nel momento in cui la vita del campione si spezzava, cambiava radicalmente il suo corso anche quella di Carol Alt, la bellissima top model che fu per quattro anno “la sua amante”. La loro storia d’amore sembra uscita dalle pagine di un libro tanto straziante fu quel sentimento che i due non poterono mai vivere alla luce del sole. Nel momento in cui s’innamorarono, Ayrton aveva una compagna ufficiale e Carol era sposata. Non fu questo a impedirgli di amarsi e oggi, 20 anni dopo, la modella più famosa degli anni 90 racconta in un’intervista al Fatto Quotidiano che il ricordo di Ayrton è ancora fresco nella sua memoria. Quell’uomo, Carol non l’ha mai dimenticato:
Mi manca, mi manca ogni giorno. Ricordo un episodio. Eravamo io e lui. Sotto il piatto mi aveva messo un orologio d'oro, bellissimo. Ma io non me ne accorgo, rovescio in terra il piatto, cadono i bicchieri. Lui diventa rosso. Un disastro. Ma quell'orologio lo conservo ancora oggi, fu importante. Il momento dell’incidente, so dov’ero e cosa stavo facendo. Mi crollò il mondo addosso. Poi il giorno dopo avrei ricevuto il Telegatto a Milano e a consegnarlo doveva essere lui. Purtroppo non arrivò mai. Non ricordo chi fece la premiazione, fu uno dei momenti più dolorosi della mia vita. Ho ricevuto il premio. Ayrton che doveva portarlo sul palco non c'era più. Piango ancora oggi. E' una mancanza enorme, se ne andò una parte di me.
“Il giorno in cui Senna è morto, tutto è cambiato”
La Alt non ha mai dimenticato Senna e le è capitato in più di un’occasione di parlarne in pubblico, proprio quell’amore che furono costretti a vivere nel più stretto riserbo. All’epoca, entrambi erano impegnati: Carol era sposata mentre Senna aveva una compagna ufficiale. Nel 2013, la modella raccontava:
Era bellissimo e positivo il mio Ayrton, con la sua passione sfrenata per la vita. Viveva di grandi emozioni. Anche se l’abbiamo vissuta in clandestinità per me la nostra storia è stata molto seria e importante. Ci siamo incontrati nel 1990 a Milano, entrambi ospiti a una sfilata di Gianni Versace: io ero sposata, anche se il mio matrimonio era in crisi, lui aveva una donna ufficiale. Ma tra noi l'intesa è nata subito, quella sera stessa. E’ durata per quattro anni, nei quali ci siamo rincorsi in ogni angolo del mondo. Facevamo anche dei progetti e prima o poi saremmo usciti allo scoperto. In un giorno successe tutto. Era il primo maggio del 1994, una domenica maledetta. Avevo appena ottenuto la separazione da mio marito. Una settimana dopo dovevo essere in Italia per la serata dei ‘Telegatti’ e il premio me lo avrebbe consegnato proprio Ayrton. Suona il telefono e un amico mi dice che c’è stato un gravissimo incidente a Imola, che lui è morto. Il mondo mi è crollato addosso… Come si sopravvive a un dolore così? Mi sono buttata a testa bassa nel lavoro. Non volevo restare ferma a pensare. Sapevo troppo bene che aver incontrato Ayrton e averlo perso erano le due cose più grandi della mia vita, che non ci sarebbe stato nulla di altrettanto grande, nel bene e nel male. E sapevo anche che non mi sarei mai perdonata per non aver saputo cogliere l’opportunità di vivere pienamente il nostro amore.
Quell’amore che oggi Carol ricorda, con lo stesso tenero sentimento che per 4 anni la tenne legata all’uomo che sarebbe diventato una leggenda.