Caterina Caselli e la lotta contro il cancro: “Ho vissuto il male in privato, sotto la parrucca”
Elisa, Negramaro, Andrea Bocelli sono solo alcuni degli artisti che Caterina Caselli ha saputo valorizzare. La talent scout e interprete di successi come ‘Nessuno mi può giudicare‘, ‘Sono bugiarda' (versione italiana di ‘I'm a believer') e ‘Perdono', si è raccontata sulle pagine di ‘7', magazine de ‘Il Corriere della Sera'. Ha ripercorso la sua luminosa carriera e ha confidato un momento particolarmente doloroso della sua vita, quello della lotta contro il cancro.
Un lungo periodo difficile, il dolore non si delega
La produttrice discografica ha dichiarato di aver lottato contro il cancro. Caterina Caselli ha preferito condurre la sua battaglia in privato, nell'abbraccio rassicurante della sua famiglia. La malattia l'ha portata a riflettere su come si tenda a pensare che la vita sia infinita. Poi la realtà ti fa scoprire bruscamente che non si dovrebbe mai darla per scontata:
“Ho vissuto il male in privato, in famiglia, sotto la parrucca. Fino a qualche anno fa pensavo che la mia vita fosse infinita. Questa esperienza mi ha fatto capire che non lo è. Il dolore non si delega: nessuno te lo può togliere. Ho attraversato un lungo periodo difficile e, per quanto superato, ha un risvolto estetico, perdi i capelli. Poi ricrescono e ricrescono del tuo colore. Piano piano mi sono abituata e quando le persone mi hanno vista mi hanno incoraggiato".
Caselli, personaggio chiave della musica italiana
Va riconosciuto a Caterina Caselli il dono di fiutare i talenti. Al magazine ‘7' ha spiegato: "Quando avverto il talento, sento che devo sostenerlo. Il talento vero è timido. Ed è democratico, può nascere ovunque, ma non è sufficiente per il successo. Occorre carattere, dedizione, sostegno". Già in un'intervista rilasciata due anni fa a Rolling Stone, la produttrice discografica dichiarò che il suo gusto per le novità non si è mai sopito. Il suo intento è quello di investire sulle carriere, osservando il mercato che a volte si rivela "non molto generoso" e cambiando ottica di investimento se necessario:
"Nel tempo abbiamo conservato un certo istinto e un certo gusto per la novità. Non siamo mai stati bravi a fare i colpacci, semmai abbiamo sempre cercato di investire nelle carriere, quindi di guardare a lungo termine. Un po’ come la radio che, rispetto alla tv, si concede di lavorare con tempi più lunghi. Attualmente il mercato non è molto generoso e questo fatto ci costringe a essere più consapevoli e talvolta a variare ottica d’investimento. Cambiare pelle non è semplice, ma la nostra forza è che ognuno di noi ha fatto tesoro della propria esperienza".