Chef Rubio attacca Matteo Salvini: “Sfrutti una bambina per i tuoi scopi, sei un uomo spregevole”
La mossa di Matteo Salvini, quella di utilizzare Greta, indicata come una tra le bimbe vittima dei fatti di Bibbiano, non è stata particolarmente apprezzata dall'opinione pubblica. Sui social network, il pubblico letteralmente diviso su un gesto che fa discutere. Tra questi, anche personaggi di primo piano, dalla politica al mondo della tv e della cucina. È il caso di Chef Rubio, uno dei principali esponenti dello street food televisivo nonché maggior contestatore del leader politico del Carroccio.
L'attacco di Chef Rubio
L'ex ministro ha fatto salire sul palco i genitori e i bimbi con lo striscione: "#bambinistrappati" e ha poi presentato Greta al pubblico, raccontando la sua storia. Su Twitter, Chef Rubio ha attaccato con grandissimo sdegno l'ex Ministro.
Sfruttare una bambina per la tua cazzo di perenne campagna elettorale dannosa e infruttuosa, è qualcosa di aberrante e il fatto che tu lo faccia dimentico delle volte in cui hai lanciato figli altrui in pasto ai tuoi haters minus habentes, fa di te una persona spregevole.
Chef Rubio e Matteo Salvini, ancora scintille
Non è la prima volta che Chef Rubio va dritto al punto con Matteo Salvini. Lo chef di "Unti e Bisunti" e "Camionisti in trattoria" è mai stato tenero con il politico, soprattutto quando ha ricoperto la carica istituzionale di Ministro degli Interni. In televisione, così come sui social, ha sempre apertamente espresso la sua libera opinione contro di lui. Come nel caso di una puntata de "L'aria che tira" dello scorso gennaio, quando mise in dubbio il fatto che potesse davvero aver lasciato Elisa Isoardi: "Lo fa per dipingersi come vittima", disse in quel caso. Era quello il periodo delle foto con gli arancini a Catania, di quelle con pane e Nutella, con i primi piatti e i bicchieri di vino, il periodo della chiusura dei porti che Chef Rubio, all'anagrafe Gabriele Rubini, commentava così: "Siamo stati la culla del mediterraneo, ci hanno contaminato: basilico, pomodoro, pasta, tutta roba che non era nostra. E invece facciamo i protezionisti, facciamo i "made in Italy".