Chi ha lavorato al matrimonio di Pamela Prati denuncia: “Non siamo stati pagati”
Il settimanale Chi ha intervistato gli addetti ai lavori che avrebbero dovuto lavorare all’organizzazione del lavoro di Pamela Prati. Fioristi e proprietari della villa in cui si sarebbero dovute tenere le nozze con Mark Caltagirone denunciano di non essere stati pagati e aggiungono di averci sempre visto poco chiaro all’interno di una vicenda che assume sempre più contorni che esulano dalla cronaca di un evento a tinte rosa. A rompere il silenzio sono stati i professionisti che si sarebbero dovuti occupare dell’organizzazione delle nozze e che, a pochi giorni dall’evento, hanno appreso che non ci sarebbe stato alcun matrimonio.
I proprietari di Villa Pazzi al Parugiano
Marzia Rosati, proprietaria di Villa Pazzi al Parugiano, l’esclusiva location a Montemurlo che avrebbe dovuto ospitare le nozze, racconta: “Ero con mio marito. Ricordo tutto con precisione. Quel weekend volevamo andare a Forte dei Marmi. Poi mia figlia Azzurra, che era in Cina, mi ha chiamato per dirmi che sarebbe arrivata un’ospite importante. L’ospite, insieme con la wedding planner Consuelo Di Figlia che ha fatto da ponte e la sua agente, si è presentata da noi intorno alle 20. Era Pamela Prati. Chi parlava, però, era sempre la sua agente, che poi ho riconosciuto guardando la tv: Eliana Michelazzo. È stata lei a chiedermi di recintare la struttura perché Pamela aveva fretta di sposarsi e ci sarebbero state le telecamere. Io invece rispondevo: ma quanti ospiti sarete? Quante stanze vi servono? Insomma, chiedevo banalmente che cosa servisse per il matrimonio”. A insospettirla sarebbero state le risposte vaghe ricevute:
Le risposte erano vaghe. Eliana mi diceva che ci sarebbero state un centinaio di persone, Pamela invece 50. La storia non combaciava. E ancora: prenotano solo tre stanze. Una per Pamela da occupare la notte precedente alle nozze, una per lo sposo che non è mai stato citato, una per Eliana e suo marito. Stop. A loro non interessava nemmeno vedere il posto. Avevano solo fretta. La Prati? Mi è sembrata una bambina. Dal suo cellulare mi ha mostrato l’abito da sposa. Non saprei cosa dire. Di certo c’è che nessuno ci ha pagato. guardando la tv e leggendo i giornali, abbiamo sentito puzza di bruciato. Pamela, con la sua squadra, l’ho vista solo quella sera. Chi ha intrattenuto i rapporti con noi è stata Consuelo, la wedding planner. Fino a quando a mia figlia è stato comunicato, sabato 4 maggio, che le nozze erano state rinviate.
La denuncia degli addetti all’allestimento floreale
Ad aggiungere altro materiale a questa vicenda surreale è stata Elena Mazzetti, la donna incaricata dell’allestimento floreale: “Io sono stata convocata per tutti gli allestimenti floreali. Purtroppo non c’è nessun contratto scritto con Pamela o Eliana. Il mio contatto è sempre stata la wedding planner Consuelo Di Figlia, una persona seria secondo me: lei ha coordinato tutto e mi ha commissionato tutto. So che in questo momento sta molto male per la situazione, anche perché noi abbiamo lavorato. Ed è un lavoro saltato che definisco ‘grosso’”. La cifra alla quale fa riferimento la donna si aggirerebbe intorno ai 32 mila euro. Solo pochi giorni fa, la donna avrebbe appreso che il matrimonio è stato rimandato, come anticipato da Fanpage.it:
Ho saputo che il matrimonio era stato annullato sabato 4 maggio nel primo pomeriggio. Adesso non so più che cosa dire. Preferisco prendere tempo. La situazione è assurda. Io ho visto Pamela ed Eliana una volta. Poi lo scambio di mail e messaggi l’ho avuto con la wedding planner. Davvero, è una storia che fa spavento. So che Consuelo Di Figlia in questo momento è nel panico. Non voglio difendere nessuno, ma è una brutta situazione. Bisogna uscirne fuori, perché noi siamo lavoratori seri e con questa storia così ingarbugliata non c’entriamo proprio niente.
Consuelo Di Figlia, la wedding planner
Il settimanale Chi racconta di avere provato più volte a mettersi in contatto con la wedding planner Consuelo Di Figlia che avrebbe organizzato il matrimonio. La donna ha negato di essersene occupata ma, messa alle strette, ha aggiunto: “Sono stata contattata, ok. Mi hanno chiamato, anzi, mi ha chiamato un’agente di Pamela, Eliana Michelazzo. Ma non so niente. Non ho contratto. Poi ci sono altre persone a fare da tramite. Sono in stand by. Non so che dire”. Sabato 4 maggio, il giornalista del settimanale Chi avrebbe ricevuto il seguente sms dalla donna: “Ci sentiamo appena puoi? Fino ad adesso non potevo dire nulla, ma naturalmente so tutti i dettagli che avevamo progettato. Mi stanno tartassando”. Poco dopo, però, avrebbe fatto perdere le sue tracce.