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Chiara Ferragni a Palazzo Pitti, selfie tra le opere di Canova e Raffaello

Dopo la discussa visita agli Uffizi a luglio 2020, Chiara Ferragni torna a Firenze per ammirare i tesori della città. Questa volta sceglie Palazzo Pitti per un tour esclusivo tra i capolavori di Raffaello e quelli di Canova, ancora una volta sotto la guida di Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi che le ha fatto da Cicerone. Su Twitter il selfie che testimonia la calda accoglienza del sindaco Dario Nardella: “Benvenuta a Firenze Chiara Ferragni”.
A cura di Giulia Turco
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A meno di un anno di distanza dalla discussa visita di Chiara Ferragni agli Uffizi, l'influencer replica il tour culturale fiorentino, ma questa volta a Palazzo Pitti e al Museo Bardini. Una giornata trascorsa tra opere e musei, dopo l'incontro con il sindaco di Firenze Dario Nardella e l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi, che l'hanno accompagnata all'ingresso dell'ex reggia medicea. Ad accoglierla, il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, già conosciuto nel luglio 2020. Un viaggio guidato attraverso i tesori del Rinascimento, passando per i capolavori di Raffaello e ammirando la Venere italiaca di Canova. Insieme alla quale naturalmente non è mancato il selfie di rito.

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Il tour di Chiara Ferragni agli Uffizi

Il tour di Chiara Ferragni agli Uffizi, nell'estate 2020, aveva suscitato non poche polemiche. Tra le accuse di chi sosteneva che l'arte italiana non avesse bisogno di "marchette" per essere promossa,  c'era anche chi aveva trovato l'iniziativa interessante, un modo per incentivare il pubblico a far ripartire un settore come il turismo profondamente colpito dalla crisi del coronavirus. "Ma magari tutti gli influencer facessero collaborazioni per attirare visitatori nei musei e nei centri culturali. I balletti di Vacchi ok, ma la #Ferragni agli #Uffizi no? Cmq pure questo chiacchericcio fa parte della pubblicità. Bene così", twittava l'ex-Sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Michele Dell'Orco.

Chiara Ferragni paragonata alla Venere di Botticelli

Quella dell'influencer era stata una visita esclusiva, senza code all'entrata né turisti, privilegiata dalla presenza del direttore della galleria Eike Schmidt che le aveva fatto da cicerone tra le opere d'arte. Non solo la famosa Venere e la Primavera di Botticelli, ma anche Le storie di Giuditta, L'adorazione dei Magi, la scultura di Laoconte e l'antico marmo romano del Doriforos di Policreto. Sulla pagina Instagram della galleria era spuntato un vero e proprio elogio all'influencer, paragonata alla Venere di Botticelli perché come lei incarna miti e ideali del suo tempo:

Ai giorni nostri l’italiana Chiara Ferragni, nata a Cremona, incarna un mito per milioni di followers, una sorta di divinità contemporanea nell’era dei social.
Il mito di Chiara Ferragni, diviso fra feroci detrattori e impavidi sostenitori, è un fenomeno sociologico che raccoglie mil

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