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Chiara Ferragni: “Chiamata nonna di Fedez per vaccino dopo mio sfogo social, favoritismo ingiusto”

Duro sfogo di Chiara Ferragni su Instagram. L’imprenditrice denuncia che la nonna di Fedez sia stata chiamata a fare il vaccino solo dopo le sue critiche: “Se ieri ero arrabbiata, ora lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana, che aveva il diritto di vaccinarsi da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica”.
A cura di Andrea Parrella
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La capacità di influenza di Chiara Ferragni e Fedez è enorme, superiore a quella di buona parte degli esponenti politici attualmente in parlamento. È quindi facile immaginare il terremoto che può di scatenare una critica sui vaccini pubblicata nelle storie di Chiara Ferragni. L'imprenditrice questa mattina si è sfogata sui social auto-denunciando favoritismi ricevuti, dopo che, secondo una ricostruzione da lei riportata su Instagram, la nonna del marito Fedez sarebbe stata convocata per il vaccino solo dopo le sue proteste su Instagram. Sebbene Regione Lombardia abbia promesso il vaccino a tutti gli over 80 entro Pasqua, Ferragni scrive:

Oggi la nonna di Fedez farà il vaccino e sapete perché? Perché dopo le mie stories di critica alla gestione dei vaccini di ieri, un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana chiedendo "Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il suo vaccino".

Chiara Ferragni contro la sanità lombarda

Quindi l'imprenditrice e influencer prosegue: "Se ieri ero arrabbiata, ora lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana, che aveva il diritto di vaccinarsi da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l'opinione pubblica".

L'appello a Mario Draghi

Ferragni riassume lo stato d'animo degli ultimi mesi, le difficoltà vissute da molti italiani da un anno a questa parte e denuncia l'incapacità da parte delle istituzioni di strutturare un sistema di prenotazione dei vaccini in Lombardia che sia funzionante, che non lasci indietro nessuno e non favorisca, allo stesso tempo, altre persone. Uno sfogo lunghissimo che si chiude con un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi:

Questo appello lo faccio a Mario Draghi, persona che stimo e alla quale va il mio supporto e comprensione perché non posso nemmeno immaginare quanto è incasinata la situazione che ha ereditato […] Basta chiacchiere! Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare perché la gente è stanca! Vogliamo tornare ad essere orgogliosi di essere lombardi, italiani, europei. Perché oggi non siamo più certi di poterlo essere.

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