Chiara Ferragni su haters e web: “Documento di identità per stare sui social? Possibile soluzione”
Anche Chiara Ferragni dice la sua su una ipotetica legge anti-haters e sull'obbligo di presentare un documento di identità per potersi iscrivere ai social. L'imprenditrice, che ha costruito la sua fortuna anche grazie ad un sapiente utilizzo dei social network, e che di haters ne sa qualcosa, ha parlato della questione a Sky TG 24, dopo che il tema dell'identità sul web è tornato a fare capolino nella discussione pubblica in questi ultimi giorni.
Il parere di Chiara Ferragni
“Potrebbe essere una delle soluzioni, perché il fatto che sei facilmente raggiungibile ed è facile capire chi tu sia rende le persone molto meno vogliose di cospargere gli altri di odio. Quindi potrebbe essere una buona soluzione”. Questo il Chiara Ferragni pensiero in merito alla questione. Un parere favorevole, dunque, al quale Ferragni aggiunge una postilla: “Al tempo stesso penso che sia molto importante dire a tutte le persone che usano i social che il fenomeno degli haters purtroppo c’è e ci sarà sempre, speriamo che diminuisca in quantità però ci sarà sempre qualcuno che vuole scrivere un commento maligno. La cosa più importante è vivere come se questi commenti non esistessero, perché purtroppo è un fenomeno che sarà sempre presente nelle nostre vite". Quello di Chiara Ferragni diventa quindi un invito generale a dare meno importanza a queste questioni, così da disinnescarle:
Dare valore a queste persone vuole dire dar loro ragione, quindi l'idea è proprio che se loro non esistono nella tua mente, non esistono nella tua vita. Non facciamoci mai abbattere dagli haters, io sono la prima testimone di questa cosa perché se mi fossi abbattuta per i commenti, tanti commenti di hater che ricevevo all'inizio della mia carriera, mi sarei scoraggiata e non avrei fatto niente di quello che poi ho fatto in questi anni.
La proposta di Luigi Marattin
Da giorni tiene banco la questione del documento di identità per iscriversi ai social network. Un tema affatto nuovo, riportato al centro della discussione pubblica dall'onorevole di Italia Viva Luigi Marattin, che parlando del web come di una "fogna", aveva rilanciato l'idea di una legge che impedisca di iscriversi ai social network senza la presentazione di un documento di identità. Un'uscita colorita, quella del politico, che ha diviso l'opinione pubblica sul tema, a dimostrazione del fatto che, indipendentemente da come la si pensi, il tema sia particolarmente sentito in questo preciso momento storico.