Chiara Nasti e il caso del “seno che cresce”. Sviluppo o silicone, il problema è un altro
Chiara Nasti, chi è costei? Social influencer e fashion blogger, si dice così. Inizia giovanissima, appena tredicenne postando scatti con diversi outfit su Facebook e, dopo le piogge di like, decide di aprire un blog. Da quel momento il successo è crescente e, come avviene spesso in questi casi, arrivano anche le prime invidie, sassaiole digitali che non mancano mai di apparire, scatto dopo scatto. "NastiLove" è il suo canale instagram che può contare su più di 763mila follower ed è proprio da lì che è partita l'ultima invettiva: "Chiara, ti sei rifatta il seno". Ed effettivamente, giorno dopo giorno, il seno cresce – "È merito dello sviluppo" – sostiene tronfia la ragazzina.
La star del web, che in fondo ha sempre e solo 17 anni, continua a smentire l'intervento al silicone e risponde duramente alle critiche, mostrando una maturità di scrittura ancora distante dalla possibilità di diffondere libri come quello uscito lo scorso settembre per Mondadori, "Diario di una fashion blogger".
Chiara Nasti adesso scrive e posta foto dalle strade di Venice Beach, negli Usa, dove sfila in compagnia di Cristel Carrisi e con la sua linea di abiti. È tuttora oggetto di offese, ingiurie ed attacchi, ma si perde di vista quella che è forse la questione più grande. Il suo personaggio sta contribuendo a gonfiare le aspirazioni di giovanissime come lei, che le attribuiscono il successo e la realizzazione di una vita da sogno sulla base del numero di like ricevuti. Una roba illusoria, le biografie che ti raccontano di una favola che si realizza sono spesso costruzioni ad hoc e, ad ogni modo, talento e fortuna per sfondare sono cose che capitano una volta nella vita, distribuite random in una proporzione tipo uno su un milione . Non è Chiara Nasti il problema, ma il modello "Chiara Nasti". Diceva Massimo Cacciari ieri a Piazza Pulita, a proposito del disastro al largo delle coste di Misurata e delle reazioni assurde arrivate dagli italiani, che "stiamo costruendo un futuro pessimo". Vale anche per questo esercito di giovanissimi che alimentano consensi o stroncature a colpi di like o di violenti offese tout court.