Chiarimenti sul caso Lozanova Zornitza
Pubblichiamo un chiarimento in merito all'articolo pubblicato il giorno 15 aprile 2014, dal titolo "Azora Rais, la porenostar che eccitò Dipré è stata arrestata", pubblicato dalla redazione Spettacolo di Fanpage.it e riferito ad una inchiesta del gip di Roma, dalla quale era scaturita un'accusa di associazione a delinquere per la clonazione di carte di credito e intercettazione abusiva di dati informatici ai danni di sette persone arrestate.
A seguito di una segnalazione dei legali rappresentanti della signora Lozanova Zornitza, si rettifica che la performer non ha mai avuto a che fare con gli ambienti della pornografia. Non ha mai partecipato, quindi, a spettacoli o a produzioni a luci rosse. Sulla base di quanto si legge dalle carte trasmesse dallo studio legale infatti, Azora Rais è regolarmente iscritta sin dal 2004 presso l'Ufficio Italiano Cambi come mediatore creditizio e consulente finanziario; è iscritta alla SIAE come cantautrice; ha collaborato con l'emittente M2O presso la discoteca romana "Altromondo"; nel 2004 ha collaborato alla serie "Distretto di polizia"; ha svolto per circa otto anni l'attività di agente immobiliare in Bulgaria; ha pubblicato tre libri con la casa editrice "Trud". La definizione di pornodiva, in virtù di tutto ciò, è dunque assolutamente forzata, al fine di creare maggiore clamore nella notizia.
Riteniamo dunque doveroso rivolgere le nostre scuse alla signora Zornitza, protagonista di un video con la nota webstar Andrea Diprè proprio nel 2014, per averla apostrofata in una maniera lontana dalla realtà e aver leso eventualmente la sua reputazione pubblica.