Cicciolina: “Solo 800 euro di vitalizio, ora Luigi Di Maio si riduca lo stipendio”
Ilona Staller torna ad attaccare Luigi Di Maio per la consistente riduzione del suo vitalizio da ex parlamentare. Nel 1987, Cicciolina fu eletta alla Camera dei deputati nelle file del Partito Radicale e vi rimase fino al 1992. Da circa tre anni la somma mensile percepita è stata notevolmente ridotta per i tagli applicati dal Movimento 5 Stelle, da 3.100 euro a 800 netti. A ottobre 2020, ha ammesso di aver sacrificato questa somma, per fare della beneficenza a favore delle vittime di Covid. Intervistata dal settimanale Vero, la Staller ha spiegato:
Ne ho devoluto una parte perché con l'altra devo vivere. Io prendo 800 euro! Di Maio mi ha massacrata per fare la propria campagna elettorale sui vitalizi. Di conseguenze, anche la gente aveva iniziato ad aggredirmi sui social. Chiediamo a Di Maio quanto percepisce al mese? Sicuramente più di 10 mila euro. Vorrei invitare lui e gli altri politici a tagliarsi un quarto dello stipendio.
Perché non vediamo Cicciolina in tv
Cicciolina ha spiegato di avere forti difficoltà lavorative. Un po' a causa del Covid che ha chiuso i locali ("Avevo diversi spettacoli e li ho persi"), un po' perché in tv non sarebbe una presenza gradita, a suo dire: “Un anno fa, Alfonso Signorini – che adoro – ha fatto il mio nome come concorrente [del GF Vip]. La stessa cosa è successa con Milly Carlucci che mi voleva a Ballando con le stelle. Poi in entrambi i casi il mio nome è sparito. C'è qualcuno che non vuole che lavori. Non credo sia una cosa legata al p*rno, ci sono problemi di altro tipo, forse politici". Durante l'anno di pandemia non sono comunque mancate alcune occasioni di lavoro e Ilona ha sfruttato il tempo a disposizione per dipingere i suoi quadri, cui verrà dedicata una mostra.
La carriera politica di Ilona Staller
Dopo l'esperienza con il Partito Radicale (dove acquistò 20mila preferenze, seconda solo a Marco Pannella), la Staller ci riprovò nel 1992 con il Partito dell'Amore insieme a Moana Pozzi, ma ottenne pochi voti. Pur continuando con l'attività politica, non ebbe successo neppure con il Parlamento Ungherese, nel 2002, né nell'intento di diventare sindaco di Monza e trasformare la Villa Reale in un casinò, nel 2011. Anche la sua ultima avventura si è rivelata difficoltosa: "Assieme al mio amico avvocato Luca Di Carlo abbiamo fondato il partito (Democrazia Natura Amore), ma c'è un problema. Chi lo finanzia?". E, sul mondo politico: "Tutta la politica mondiale è sporca. Fanno fuoco e fiamme per la poltrona".