12 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Claudia Galanti: “In sei mesi ho visto andare in fumo la mia vita, sono pronta a ricominciare”

La Claudia Galanti fatta di eccessi da vita Smeralda non esiste più. Dopo la morte di sua figlia Indila, simbolicamente ha distrutto il passato per risorgere e ricominciare. Il suo racconto in questa intervista al Corriere della Sera.
12 CONDIVISIONI
Immagine

La morte di Indila, l'arresto di Arnaud Mimran, il multimilardiario dal quale si era separata soltanto pochi mesi prima. I due eventi che hanno segnato Claudia Galanti, che le hanno preso la vita stravolgendola completamente. Quella Claudia Galanti fatta di eccessi da vita Smeralda non esiste più, simbolicamente ha distrutto il passato per risorgere e ricominciare. Adesso è pronta, lo fa raccontandosi in una lunga intervista al Corriere della Sera e partendo proprio da quel terribile 3 dicembre 2014, quando le comunicarono della morte della piccola di soli 9 mesi.

La morte di Indila, un evento che le ha distrutto la vita

Claudia Galanti ha ricevuto la notizia della morte di sua figlia mentre era all'aeroporto di Dubai, al telefono c'era la zia: "Tua figlia è morta, torna". Da quel punto, la Galanti vede tutto nero entrando in una spirale di rabbia e dolore.

Ho cominciato a distruggere tutto quello che avevo davanti a me, tavolini, bicchieri. Lanciavo le sedie per aria e gridavo. Non so come mi hanno imbarcata sul volo per Parigi, ero completamente fuori di testa. Ho pensato: “ma che sta dicendo”. Ho passato il telefono alla mia amica, quando l’ho vista svenire ho capito che era la verità. In sei mesi ho visto andare in fumo la mia vita. In agosto mi sono separata, a dicembre è morta nostra figlia e a gennaio hanno arrestato Arnaud. Sono scappata da Parigi e ho cercato protezione in Italia. Ma ho capito che è il momento di ricominciare e per questo sono tornata in Francia.

La nuova vita a Parigi

Claudia Galanti è ripartita proprio da Parigi. Un mese fa ha detto addio a Milano senza salutare nessuno e ha deciso di ricominciare dalla Francia, nonostante i suoi figli, Liam e Tal di 7 e 6 anni, le hanno chiesto per un periodo di ritornare in Italia. Ora le cose sono cambiate, Liam e Tal si sono ambientati.

Sono aperti, socievoli, bravissimi a scuola, pieni di amici. Io sono “Netflix”, passo serate intere davanti alla tivù, loro invece sono social. Eppure in questi anni mi sono chiesta se nella loro breve vita non abbiano dovuto sopportare troppi dolori: la separazione dei genitori, la morte della sorella, il padre in carcere.

Ed è stato difficile parlare con i propri figli e spiegare che il padre non potevano vederlo perché era stato arrestato. Al "Corriere della Sera", Claudia Galanti racconta di aver detto loro la verità e di aver chiesto aiuto ad una psicologa:

 Abbiamo smesso di andare a Parigi e Liam ha iniziato ad accusarmi che non poteva più vedere il padre per colpa mia. Un giorno ho deciso di dire la verità ai miei figli e loro hanno risposto: “ok mamma”. Mi sono seduta su una sedia e ho pensato: non può essere che abbiano accettato senza fiatare anche questa cosa. Ho chiamato la psicologa perché temevo che reprimessero le emozioni: dopo qualche settimana di terapia mi ha detto che era inutile continuare, i bambini erano sereni. Qualche giorno fa ricorreva il compleanno di Indila e Arnaud mi ha pregato di comperare una torta. Mi sono rifugiata in cucina come mi succede nei momenti peggiori: quel dolce l’ho impastato io, ma non avevo il coraggio di festeggiare. Liam invece ha preso una foto della sorellina, l’ha messa a tavola con noi e mi ha chiesto di accendere una candelina. Abbiamo ricordato così Indila, grazie al loro amore.

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views