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Claudia Zanella è rinata senza Fausto Brizzi: “Ma non ho mai creduto alle accuse di molestie”

Claudia Zanella apre il suo cuore a Vanity Fair e concede una lunga intervista, in edicola dal 13 marzo 2019, in cui racconta di non aver mai creduto alle accuse rivolte al suo ex marito. Nonostante sia arrivata anche l’archiviazione del giudice, l’attrice non poteva convivere con i fantasmi dell’infedeltà: “Ci rispettiamo per il bene di nostra figlia”. E sul movimento MeToo: “È finita come ‘Al lupo, al lupo”.
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Il fantasma delle infedeltà di Fausto Brizzi. Un fardello troppo grande per Claudia Zanella, la sua ex moglie che in questa intervista a Vanity Fair conferma di non aver mai creduto alle accuse piombate sul regista di “Maschi contro Femmine”. Allo stesso tempo, però, l’attrice non poteva andare avanti convivendo con quelli che lei chiama "fantasmi". Pubblicata nel numero del 13 marzo 2019, l’intervista che Claudia Zanella ha concesso al magazine di costume è bilanciata, ferma ed estremamente lucida. È una storia di grande sincerità, di grande rispetto quella del “dopo scandalo” tra lei e Fausto Brizzi. Una storia all’insegna della dignità ritrovata e ristabilità grazie all'archiviazione di tutte le accuse sul regista.

La separazione da Fausto Brizzi

Compiuti i suoi “primi” 40 anni, Claudia Zanella spiega così la sua decisione di separarsi definitivamente da Fausto Brizzi, dopo 4 anni di matrimonio e una figlia, Penelope Nina, di 3.

So che può esserci un tradimento, lo capisco in un matrimonio durato tanti anni, con figli grandi. In un matrimonio giovane com’era il nostro non dovrebbe accadere, e se poi succede dovrebbe rimanere fra le quattro mura di casa, dove parliamo, ci spieghiamo, affrontiamo la crisi noi due. Quando invece lo sanno tutti e tutti ne parlano, non è possibile: vado a prendere il pane e so che il negoziante sa… Non voglio fare la bigotta, in questo ambiente ne ho viste di tutti i colori. Ma quando diventa una cosa così invadente è come se un fantasma vivesse sempre con te, nella conversazione quella cosa inevitabilmente viene fuori. E una Claudia con quel fantasma sempre presente non mi sarebbe piaciuta.

I due restano in buoni rapporti

Una crisi che poteva risolversi in famiglia attraverso il dialogo, come del resto Claudia Zanella racconta di aver sempre dato questo come consiglio per le amiche in situazioni simili. La centralità del dialogo resta nel rapporto da genitori di Penelope Nina.

Stiamo cercando di avere un rapporto da bravi genitori, che si rispettano per il bene di nostra figlia. Cerco di essere molto rispettosa del rapporto della bimba con suo padre. Lui per lei è un eroe e io voglio che lo ami.

Claudia Zanella e il movimento MeToo

Un anno doloroso per tutti, che adesso è alle spalle. Perché Claudia Zanella non ha mai creduto minimamente a tutte le attrici che attribuivano al marito avance pesanti e rapporti senza consenso.

Non ci ho mai creduto. Perché ho visto come mi ha corteggiato, come è stato nell’inizio del nostro amore, pieno di rispetto. Anzi, ero molto io che lo volevo. Il MeToo poteva essere un movimento fortissimo, ma è finito “Al lupo, al lupo", facendo perdere potere alle donne che, mi dice un magistrato, in un caso su due denunciano abusi che non sono stati fatti, il che danneggia le vittime vere.

Claudia Zanella ha un nuovo compagno

Claudia Zanella adesso ha un nuovo compagno e una vita tutta nuova, a partire dal cibo. Da vegana crudista ora ha riscoperto il piacere della buona tavola: “Il mio estremismo mi faceva perdere la socialità. Adesso non sono più così rigida”. Ed ha un nuovo amore, Luigi Cesolini, istruttore di dieci anni più giovane.

È una persona che mi ha veramente aiutata. Una sera, dopo sei mesi chiusa in casa, avevo ricominciato a uscire ed ero andata a ballare con alcuni amici. Lui era lì, ci siamo guardati, mi ha sorriso e in quello sguardo mi sono sentita al sicuro. Ero irriconoscibile, avevo sei chili in meno e i capelli rosa fucsia. Ma poi, quando ha capito chi ero, è stato abbastanza coraggioso: ovunque andassimo, eravamo placcati dai paparazzi. Ho conosciuto anche amici suoi, e questa generazione di trentenni mi sembra spettacolare.

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