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Clemente Russo dopo l’espulsione dal Gf Vip: “Ha pianto come un bambino”

Clemente Russo raggiunto da Le Iene si dice dispiaciuto per quello che è accaduto e si scusa con le istituzioni. Poi parla sua moglie: “Non deve chiedere scusa a me, io so chi è”.
A cura di Andrea Parrella
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A quasi una settimana di distanza dall‘espulsione dalla casa del Grande Fratello Vip, Clemente Russo è tornato alla sua vita normale, dove si allena e lavora tutti i giorni. Le Iene hanno tentato di intervistarlo per chiedergli di quelle gravissime sfrasi che avrebbero portato alla sua squalifica e a ciò che è diventato una specie di scandalo, perché ha urtato molto l'opinione pubblica in relazione al tema della violenza sulle donne. Raggiunto da Giulio Golia, il pugile si è limitato a dire, pur sorridendo, di non poter parlare: "Non mi aspettavo una cosa del genere. Ma quesllo che ci tengo a dire è che ho massimo rispetto per le istutizioni. Al momento non posso parlare perché devo prima risolvere tutto quello che si è creato con questa inchiesta richiesta dal ministro Orlando e poi possiamo parlare".

Giulio Golia così ha scelto di parlare con la moglie di Russo, Laura Maddaloni, che già lo aveva difeso a Verissimo: La frase che ha detto è gravissima. Non ho riconosciuto mio marito lì dentro, ci sono rimasta male per l'insegnamento che proviamo a dare ai nostri figli. Però io etichetterei quello che ha fatto come una chiacchierata al bar. L'omofobo o maschilista violeno contro le donne, è una cosa che mi fa venire da ridere pensando a Clemente. Non si possono buttare via 34 anni per tre secondi. Clemente ha messo la propria faccia per campagne contro la violenza, contro la criminalità. Se tu ci pensi è una grande incoerenza". Ma perché Clemente Russo avrebbe scelto di andare al Grande Fratello Vip? Laura Maddaloni rende la questione chiarissima: 

Questo è uno sport minore, non hai i soldi di un calciatore. Hai tre figli, hai 34 anni e vai a fare il Grande Fratello.

Poi la moglie di Clemente Russo ha raccontato come sia andata una volta tornati a casa: "Quando siamo arrivati a casa è crollato, piangendo. Io non l'ho mai visto piangere. Si è messo in braccio a me chiedendomi scusa. Io gli ho detto che non deve chiedere scusa a me, perché io lo conosco. Deve farsi perdonare dagli altri". A parlare di suo genero è anche Gianni Maddaloni, proprietario dell'oramai celebre palestra di Scampia:

Clemente è presente spesso in questa palestra, dà anche soldi per questi ragazzi. Clemente è Clemente, io gli avevo anche detto di non andare, di evitare. Ma lui non toccherebbe una donna nemmeno con un fiore, altrimenti non avrei dato mia figlia a lui.

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