Corona in carcere, parla la mamma: “Legge, scrive e non pensa a Belén”
Dopo l'enorme clamore, seguito alla notizia dell'arresto di Fabrizio Corona, i riflettori si sono spenti, sul paparazzo più famoso d'Italia. La madre, Gabriella, è tornata a parlare di lui, dalle pagine della rivista "Chi". La donna ha parlato di come Corona, stia vivendo le sue giornate in carcere. Sembra che, con il tempo, sia riuscito ad ambientarsi e ad andare d'accordo con chi condivide la cella con lui.
"Sta abbastanza bene, si è un po' ambientato. È tranquillo, ha un buon rapporto con il compagno di cella e gli altri detenuti, e si tiene molto occupato"
Ancora, però, non è riuscito a vedere il piccolo Carlos. Gabriella, spiega, che sono necessari degli accordi tra gli avvocati di Corona e quelli di Nina Moric.
"Non ha ancora visto Carlos. Ci sono tutti i permessi, ma gli avvocati di Nina e Fabrizio devono accordarsi su tempi e modalità, per esempio, su chi debba accompagnare il bambino"
La notizia del momento, riguarda la sua ex fidanzata, Belen Rodriguez. Negli ultimi mesi si parla molto del matrimonio, che avverrà nei prossimi giorni. A tal proposito, però, Corona sembra essere del tutto disinteressato.
"Non ha mai parlato di Belen, ci sono cose ben più importanti. Ciò non toglie che io non ho niente contro di lei. Ho anche conosciuto Stefano De Martino e il loro figlio. Ed è stato un incontro molto affettuoso"
Fabrizio Corona, ovviamente, non è tipo da starsene con le mani in mano. Anche nel carcere si tiene in forma e, soprattutto, si occupa di nuovi progetti. A quanto dichiarato da mamma Gabriella, Fabrizio sarebbe impegnato nella scrittura di un libro che ripercorre la sua vicenda.
"Si allena in palestra, legge, scrive e segue, attraverso me, il lavoro dell'ufficio. Ma la cosa principale è che ha scritto un libro autobiografico che uscirà a breve, in cui racconta anche quest'ultima esperienza. L'ho letto in parte, e l'ho trovato bellissimo. Fabrizio ne è molto fiero. Come è fiero del fatto che il progetto sociale ideato con Barbara Trebbi del consorzio Sol.Co. Varese, all'inizio della sua detenzione nel carcere di Busto Arsizio, sia andato avanti anche dopo il suo trasferimento a Opera, e che oggi sia diventato realtà"