Cottone: “Valeria si è innamorata di un altro, dovrei chiedere io l’annullamento”
"La verità è che Valeria si è innamorata di un altro uomo, ha perso la testa e ha deciso di buttare via il nostro matrimonio": con queste parole Giovanni Cottone ha commentato la separazione da Valeria Marini al settimanale OGGI. "Ora lei è tutta presa ma voglio vedere quanto durerà", ha proseguito il noto imprenditore, "Sono io che dovrei chiedere l’annullamento della Sacra Rota, non lei, perché se mandi all’aria un matrimonio appena ti invaghisci di un altro, significa che non sei mai entrato nello spirito del sacramento".
Una moglie che all'improvviso non ha più riconosciuto, una compagna di vita che dopo sette anni l'ha lasciato basito: "Mi sto veramente chiedendo chi ho amato in questi sette anni. Non mi aspettavo che finisse tutto così, in un lampo, e neanche che Valeria gettasse la croce addosso a me. Lei sa bene come sono andate le cose, non capisco perché fa certe dichiarazioni. Quando siamo soli non ha difficoltà ad ammettere la verità, in pubblico fa la Valeria Marini personaggio e non è più autentica […] Non è affatto vero che dopo il matrimonio tra noi è cambiato tutto. Il nostro lavoro ci ha tenuto lontani in tante occasioni ma è sempre stato così e a Valeria andava bene, tanto è vero che mi ha sposato".
Una versione comune però alla fine esce fuori ed è quella che riguarda il presunto rapporto ostile che lo avrebbe legato alla suocera: "L’unica cosa vera che ha detto Valeria è che c’è stata una lite tra me e sua madre. Mia suocera mi ha ostacolato in ogni modo e ha convinto la figlia che non ero adatto a lei".
Nozze non consumate? In merito all'argomento scottante, Cottone tuona con estrema convinzione e smentisce quanto detto: "È ridicola la questione dei rapporti fisici. Ma come si fa a dire certe cose? Valeria ha anche raccontato che desiderava un figlio ma quando lo facevamo questo bambino se non voleva mai mancare a nessun evento pubblico e ci ritiravamo alle tre, anche alle quattro del mattino?".
Il pensiero conclusivo di Giovanni Cottone lascerebbe presagire un barlume di speranza, se non riguardo un ritorno di fiamma, quanto meno di un rapporto d'amicizia civile: "Sarebbe bello riuscire sempre a lasciarsi in modo civile salvando l’affetto. Ora io non ci riesco. Un giorno magari…".