Dario Fo e Franca Rame, un amore più forte della morte
"C'è una regola non scritta nel teatro che rivela che quando è finita, è finita e pensa che quando è conclusa, l'affetto della gente è tutto quello che resta e ti sarà riconoscente". La lucidità con cui Dario Fo parlava di Franca Rame ai suoi funerali, il grandissimo trasporto e assieme la compostezza, hanno dato più volte la misura più o meno prossima del reale, di quanto fosse grande l'amore che albergava in loro. La morte del grandissimo attore ci porta a pensare proprio ai giorni dei funerali della sua compagna di vita, sposi il 24 giugno 1954, ripercorrendo la traccia di un matrimonio felice vissuto nel teatro, nell'attivismo politico e nell'arte e che gli ha regalato la gioia di un figlio, Jacopo, venuto su con lo stesso ardore di entrambi.
"Il mio ricordo più felice"
L'incontro tra Franca Rame e Dario Fo coincide curiosamente proprio con l'inizio dell'attività artistica del premio Nobel. Nel 1950 inizia a lavorare come autore e attore di testi satirici, quattro anni dopo il matrimonio, Jacopo nasce il 31 marzo 1955. In una recente intervista a Fanpage.it, il grande attore ricordava così Franca Rame.
Franca Rame è il mio ricordo più felice. Eravamo ragazzi e pensavo che era troppo bella per me, era adornata da ragazzi e anche uomini che cercavano di catturarla ed io mi ero anche ritirato e messo a parte. Cercavo di fermarmi lì e di non incantarmi, mi dicevo: "Non è per te". Lei invece di sorpresa mentre eravamo tra le quinte, mi ha girato e mi ha baciato. È lei che ha deciso che fossi il suo uomo.
Dario Fo ha sempre assegnato a Franca Rame il merito di aver tenuto in piedi il matrimonio per 59 anni. Un punto di riferimento fondamentale di un rapporto che – come tutti – vive di alti e anche di bassi. Nel 2010 Dario Fo diceva:
Non ho la ricetta del matrimonio perfetto. Se ce l'avessi, l'avrei lanciata sul mercato. Io e Franca siamo stati fortunati. Di crisi ce ne sono state, ne abbiamo avute di continuo. Molte però sono liti che prevedono solo quattro risate. Per il resto, non so. È difficile dire cosa serve per una buona convivenza, non ci sono ricette. Forse, nel nostro caso, l’aver fatto lo stesso mestiere ha aiutato. Conosco tante coppie nel nostro ambiente che si sono separate. La riuscita di un rapporto d’amore è un fatto misterioso, sempre sorprendente, non c’è una legge.
"È lei che decide nella nostra vita"
"È sempre lei che decide nella nostra vita". Una dolce confessione di Dario Fo, datata ancora 2010:
Nella nostra vita, è lei che decide come impostare le cose. È lei ad avere le idee chiare sulle cose organizzative. Può essere un viaggio o una decisione su come impostare un lavoro. E' lei che ha il senso critico di un testo teatrale. Franca mi ha dato un grosso contributo intellettuale. Forse nel mio caso, ha aiutato anche aver vissuto tante situazioni tragiche come la violenza subita da Franca o i momenti negativi del nostro lavoro come l’allontanamento di 16 anni dalla Rai. Abbiamo dovuto inventarci il modo per tirare a campare. Credo che nel nostro caso, il successo della nostra unione sia aver diviso responsabilità ed aver condiviso progetti da realizzare. Se non si producono battaglie insieme, è difficile reggere.
Lo stupro di Franca Rame
Dario e Franca Rame hanno vissuto gioie e dolori. Come quello straziante del 9 marzo 1973, quando l'attrice fu rapita da cinque uomini appartenenti a gruppi neo-fascisti. Da loro fu stuprata a turno e picchiata. Una vicenda che dal punto di vista legale ha visto la prescrizione del reato nel 1998. Franca Rame raccontò tutto nell'opera "Lo stupro", un intenso monologo inserito nello spettacolo "Tutta casa, letto e chiesa" del 1980. Anche davanti a tutto questo dolore, la coppia ha sempre dimostrato una grandissima forza interiore, un grande attaccamento restando sempre un esempio per tutti.