2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Della Gherardesca: “Mi drogavo, fui ricoverato in ospedale psichiatrico”

Fa una dichiarazione shock Costantino Della Gherardesca che rivela di essersi drogato e di essere perfino stato ricoverato in un ospedale psichiatrico. “Quando tocchi il fondo” dice convinto “o ti tiri fuori o muori”.
A cura di Stefania Rocco
2 CONDIVISIONI
Immagine

Aveva già raccontato di essersi curato con gli psicofarmaci ma quella che Costantino Della Gherardesca fa al settimanale Vanity Fair è una vera rivelazione bomba. Tra i conduttori più quotati delle ultime stagioni televisive, il divo di Pechino Express ha raccontato per intero il suo passato difficile fatto di droga, ricoveri e perfino punizioni corporali volte a “modificare” la sua omosessualità. Sono parole dure quelle che utilizza Costantino, parole che fotografano un momento lontano del tempo i cui effetti si ripercuotono ancora sulla sua vita di oggi:

Ero un bambino problematico, volevo stare sempre da solo e mi venivano attacchi d’ansia quando si trattava di andare in luoghi pubblici – una cosa che mi è rimasta, odio le feste, odio socializzare –, ma allora non si parlava di questo genere di disturbi. E, poi, mi hanno mandato in collegio in Svizzera molto presto, a nove anni. La prima volta che ho visto una psicologa avrò avuto 12-13 anni. Avevo dato fuoco alle tende. Ma il periodo peggiore cominciò a 14 quando mi trasferirono in un collegio di destra, molto severo, in Inghilterra. Capirono subito che ero omosessuale e mi punivano continuamente. Una volta mi fecero correre nella neve fino a “ustionarmi” le piante dei piedi. Per fortuna la presi di petto. Scappavo a Parigi da amici e lì ne facevamo di cotte e di crude: droga, acidi. E ho continuato anche quando, due anni dopo, mi hanno trasferito in un altro collegio, molto di sinistra. Ci si droga per anestetizzarsi. La verità è che fai casini terribili. Sono stato ricoverato ovunque: ospedali psichiatrici, comunità, centri di recupero. Per disturbi psichiatrici e per droga.

Costantino ne è uscito ma lo ha fatto a prezzo di durissimi sacrifici. Lo ha fatto da solo, nonostante fosse ancora giovanissimo:

Quando tocchi il fondo e non hai una famiglia che ti può sostenere economicamente, o ti tiri fuori o muori. Il punto più basso è stato il ricovero in una comunità psichiatrica dove ero finito per questioni anche di droga. Ero ancora un ragazzino e mi somministravano neurolettici molto forti. È per quello che sono diventato grasso. Eppure, in tutto ciò, sono riuscito miracolosamente a laurearmi e, dopo, ho cominciato a lavorare. All’inizio scrivendo per riviste.

Ma il suo passato tanto difficile non lo ha portato a perdere la speranza e, dopo averci riflettuto a lungo, ammette che l’idea di un figlio gli piacerebbe:

Immagino che qualcuno possa avere perplessità sul fatto che uno con problemi psichiatrici possa occuparsi di un figlio. Ma ho visitato alcune case famiglia per bambini senza genitori o maltrattati e le garantisco che sarebbe molto meglio avere una casa, la possibilità di studiare e, nel mio caso, cinque dottori a disposizione. Credo che potrebbe essere felice. Quindi la risposta è: sì, lo farei.

Maestro di vita per se stesso, è riuscito a uscire fuori al baratro e a un bambino potrebbe insegnare ad armarsi dello stesso coraggio che gli è servito a tenersi a galla.

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views