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Diletta Leotta non è la ragazza del video hard finito in rete: “Protagonista una minorenne di Genova”

A un anno di distanza dal caso che vide la conduttrice al centro di un caso mediatico, la polizia di Genova dice la verità su quel video: “La protagonista è una ragazza di Genova, allora minorenne”. Due studenti indagati per divulgazione di materiale pedopornografico.
A cura di Andrea Parrella
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Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Diletta Leotta non è stata protagonista del video hard circolato in rete diversi mesi fa, quando la conduttrice Sky si trovò al centro di un polverone mediatico per scatti hot finiti in in mano a persone poco affidabili. A stabilirlo è stata la polizia di Genova che, stando all'edizione locale di Repubblica. Le forze dell'ordine "hanno incrociato le denunce della mamma della ragazzina e quella della giornalista di Sky e solo allora hanno scoperto che il video hard non riguardava Diletta".

Le indagini sono nate dalle denunce incrociate proprio di Diletta Leotta e della madre di una ragazza di Genova, ai tempi del video minorenne, ripresa da studenti liguri, uno di Genova e uno di Chiavari, finiti adesso nel mirino delle indagini per la divulgazione del materiale pedopornografico“La polizia – spiega il quotidiano Repubblica – ha incrociato le denunce della mamma della ragazzina e quella della giornalista di Sky e solo allora ha scoperto che il video hard non riguardava Diletta”.

Le foto hot di Diletta Leotta sul web

Risale ad un anno fa circa il caso delle foto della Leotta, diventate in poche ore un fenomeno virale. La conduttrice, allora, denunciò tutto, tempestivamente, alla polizia postale, spiegando attraverso un comunicato stampa la violazione fatta ai suoi danni.

Quello che è successo oggi è un fatto estremamente grave. Il telefono portatile di Diletta è stato hackerato e alcune sue foto privatissime di alcuni anni fa, in realtà insieme ad evidenti fotomontaggi, in queste ore sono distribuite in rete da moltissime persone. Diletta  ha subito sporto denuncia alla Polizia di Stato (Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano) chiedendo che si dia inizio all'azione penale contro chiunque risulti concorrente di tutti i reati perseguibili e cioè dalla pubblicazione e distribuzione delle foto. Diletta ha subito una gravissima violazione della privacy, è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata e pronta a gestire questa vicenda. Il suo pensiero è rivolto alle ragazze piu' giovani, magari meno solide, cercando di condividere la sua esperienza sul fatto che chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza chiedere il suo consenso commette un reato. Questo è ciò che tutti i ragazzi devono avere bene in mente perchè una condivisione su WhatsApp o sui social, che non hanno sistemi di controllo dei materiali che transitano su di loro, diventa incontrollabile e senza possibilita' di ritorno. E che la denuncia alla Polizia di Stato è la prima cosa da fare.

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