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Diodato: “Se fossi gay non lo direi in pubblico, non metterò mai il mio privato sui social”

L’amore è il centro della vita del cantante visto a Sanremo 2018, che però si tiene lontano dal gossip: ecco perché, se fosse gay, non farebbe mai coming out. E perché liquida così le voci sulla storia con Levante.
A cura di Valeria Morini
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Dopo il successo al Festival di Sanremo con il brano "Adesso" eseguito con Roy Paci,  Diodato si racconta in un'intervista al sito Gay.it, in cui non parla solo di musica ma anche della sua vita privata. Il cantautore 36enne è lontanissimo dal mondo del gossip e preferisce mantenere il massimo riserbo sugli aspetti più personali, tanto da non voler parlare dell'unica relazione nota che gli è stata attribuita: la presunta storia d'amore con Levante, argomento su cui anche lei è stata molto discreta. Diodato si dice inoltre estremamente favorevole alla lotta per i diritti degli omosessuali ma, al contempo, ammette che – se fosse gay – non farebbe mai un coming out pubblico.

Il silenzio sulla storia con Levante

L'amore è un tema fondamentale nei brani di Diodato: "È il mio motore principale ed è forse anche per questo che non amo parlare del mio privato. Cantando spesso, se non sempre, le emozioni che provo rischierei di mettermi troppo a nudo". A novembre rivelava di essere innamorato nel singolo “Cretino che sei”, ma non è dato sapere se a fare breccia nel suo cuore è stata davvero Levante, come si vocifera. Lei pochi giorni fa in un'intervista a Grazia, liquidava così l'argomento: "Non ho mai dichiarato di stare con lui. Non amo parlare della mia vita privata, trovo che non sia necessario". Una scelta condivisa anche da lui:

Certe cose andrebbero vissute nella vita reale e non in quella mediatica, piuttosto che in quella ‘social’. Perché dover condividere sempre tutto? Si chiama vita privata e in quanto tale vorrei che tutto restasse così. Privato. Mio. Nostro. Con questo, naturalmente, non sto confermando nulla, se non che la penso esattamente come Levante. Ho già la fortuna di condividere tutto quello che sento, e provo, con la musica, che non vedo perché dovrei condividere anche altri aspetti della mia vita. Mettere sui social anche il mio privato, come fosse un lavoro, per avere chissà quale vantaggio, scusatemi ma non fa per me!

Se fosse gay, Diodato non lo direbbe pubblicamente

Per lo stesso motivo, Diodato confessa che non parlerebbe della sua vita sentimentale neppure se fosse gay: "Molto probabilmente, no. Perché mettere il privato nella pubblica piazza? Questo non fa di me una persona poco sincera, ma bensì una persona che rispetta il suo privato. Se fossi gay mi vivrei la mia vita affettiva con le persone con cui ho il piacere di condividere tutto, e non necessariamente con il mondo intero". Ciò non toglie che tutti gli artisti dovrebbero fare la loro parte per far ottenere ai gay gli stessi diritti che hanno tutti gli altri. A prescindere dai loro gusti sessuali:

Io credo in tutti i diritti, anche in quelli ancora non realizzati nel nostro Paese. E credo che sia ancor più giusto manifestare e farsi sentire a più non posso, quando la società si gira dall’altra parte. Però, allo stesso tempo, ritengo anche che gli artisti dotati di un ‘megafono’ importante, debbano parlare e contribuire alla causa omosessuale a più non posso. Artista etero o gay, poco importa.

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