Don Mazzi: “Fabrizio Corona mi ha fatto perdere tempo, non c’è niente di autentico in lui”
Intervistato dal Corriere della Sera, Don Mazzi fa sapere che non si occuperà mai più di Fabrizio Corona. Il prete che chiese e ottenne l’affidamento dell’ex re dei paparazzi fa sapere di avere solo perso tempo cercando di riportarlo sulla strada corretta. Corona non sarebbe l’unico ex ospite illustre contro il quale il prete si scaglia. Coinvolto nella sua invettiva anche Lele Mora, altro personaggio che fu per anni vicino a Fabrizio:
Mi hanno fatto perdere tempo. Fabrizio ero convinto di portarmelo a casa, ma si sente la divinità di se stesso. È personaggio anche quando si pente, non c’è niente di autentico in lui. Non lo voglio più.
Lo aveva già bacchettato in passato
Don Mazzi aveva già bacchettato Corona in passato. Dopo il primo affidamento alla sua struttura, la Exodus, sostenne di essere stato preso in giro da Fabrizio. L’uomo gli scrisse in seguito alla diffusione della notizia del sequestro dell’abitazione milanese dell’ex re dei paparazzi. Nemmeno in quell’occasione, utilizzò toni troppo teneri: “Più che pentito per averlo accolto, mi sono arrabbiato. Mi pare di essere stato imbrogliato. Forse peccando di superbia ero convinto che non avesse voglia di fregarmi e invece, forse, c'è stato un periodo in cui si è convinto di non fregarmi, ma dopo è venuto fuori ancora il Corona”.
Secondo Don Mazzi, Corona va curato
Era stato Don Mazzi uno dei personaggi ad avere insistito di più, sotto il profilo mediatico, perché Corona fosse liberato. In seguito, anche dopo avere preso le distanze dall’ex imprenditore, l’uomo ha dichiarato di essere certo che a Fabrizio non serve il carcere, solo la possibilità di essere curato in maniera seria, perché possa finalmente liberarsi dai demoni che lo inducono tanto spesso a finire al centro di situazioni compromettenti:
Nei quattro mesi, in cui è stato nella mia comunità, si è comportato come tutti gli altri. Non ho dovuto fare nessuna fatica. I problemi di Corona, come tanti altri, non si possono risolvere in galera. Va curato. Con l'aiuto di uno psichiatra, avremo tirato fuori un Corona diverso. Quello che va in tv, che ostenta sicurezza che non tornerà più in carcere, fa ridere anche i pali del telefono. Io l'ho seguito tanto tempo in cella. Si può rieducare delle persone in maniera più umana, positiva, civile. Fuori dal carcere. Lui è entrato subito nel clima della comunità, si alzava, faceva un'ora di educazione fisica. Lavorava cinque ore, puliva i cessi, ha fatto il suo dibattito e la riflessione. Pensavo che potessimo lavorare di più. Ci vuole pazienza perché sono ragazzi che devono ricostruire la propria identità.