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E’ caccia ai diari segreti di Riccardo Schicchi

Dopo la morte del produttore dell’eros in celluloide, è caccia aperta ai suoi archivi e ai suoi diari personali contenenti informazioni dettagliate circa i rapporti tra il mondo politico e quello dell’hard. Bufala o verità?
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Dopo la morte del produttore dell'eros in celluloide, è caccia aperta ai suoi archivi e ai suoi diari personali contenenti informazioni dettagliate circa i rapporti tra il mondo politico e quello dell'hard. Bufala o verità?

Riccardo Schicchi, il produttore porno morto alla clinica Fatebenefratelli di Roma, in seguito a complicazioni renali dovute ad una grave forma di diabete mellito di cui soffriva da tempo, avrebbe conservato negli anni una serie di "memorie storiche" circa il rapporto tra il mondo politico e quello dell'hard. Dagli ultimi trent'anni ad oggi, sono sempre state tante le voci che si aggiravano circa un vero e proprio interesse di alcuni esponenti di potere, imprenditori e rappresentanti dell'istituzione, con il mondo del porno e con le sue protagoniste. La notizia circola da fonti vicine all'Agenzia Diva Futura, fondata proprio da Schicchi ed Eva Henger. Del resto fu la stessa Moana Pozzi, l'attrice scoperta da Schicchi e scomparsa prematuramente sotto un velo di mistero negli anni '90, a pubblicare all'epoca una lista di personaggi con i quali aveva avuto più di un'esperienza, dando anche i voti a letto (c'erano tutti, da Roberto Benigni a Beppe Grillo passando per una descrizione di un politico potente che la vox populi ha sempre identificato in Bettino Craxi). Ma circa questi diari segreti di Riccardo Schicchi che evidenziano un legame stretto tra uomini di potere e mondo a luci rosse, c'è il sospetto della bufala. Seguiranno di sicuro aggiornamenti.

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