È finita tra Anna Safroncik e Paolo Barletta, lei: “Ci vogliamo bene e ci rispettiamo”
È giunta al capolinea la storia d'amore tra Anna Safroncik e Paolo Barletta. A svelarlo è stata la stessa attrice, nel corso di un'intervista rilasciata a Grazia:
"Ci siamo lasciati. Sono tornata single… Ancora non ho molta voglia di parlarne. Tutto quello che posso dirle è una frase di Carrie Bradshaw, la protagonista della serie televisiva Sex and the City: “Alcune storie d’amore non sono romanzi epici, alcune sono racconti brevi, ma questo non le rende meno piene d’amore”.
I due, però, sono rimasti in buoni rapporti:
"Sì, ci vogliamo ancora bene e ci rispettiamo. Un amore grande e profondo come il nostro rimane tale anche dopo la rottura. Ci avevo creduto, ma non ha funzionato. E ora ho iniziato una nuova vita in cui, per fortuna, il lavoro va benissimo".
Anna Safroncik ha spiegato che in amore spesso è lei a soffrire di più dei suoi compagni: "Nessun dubbio, ho sofferto più io dei miei compagni. Malgrado l’apparenza di donna forte, nelle faccende di cuore sono fragilissima. È facile colpirmi. In più, sono rimasta infantile. Piango per un nonnulla, non governo le emozioni". L'attrice ha ben chiare le caratteristiche che dovrebbe avere l'uomo giusto per lei: "Deve amarmi per quella che sono. Onesta, trasparente e, a volte, un po’ pesante: non mi accontento mai e a un compagno chiedo il massimo. Tante coppie stanno insieme per solitudine, interessi di lavoro, soldi. Per me non può esistere un rapporto che non sia fondato sull’amore profondo, incondizionato". Infine, ecco come si è descritta:
"Credo nei valori cristiani dell’altruismo e dellavsolidarietà. Sono convinta che siamo sulla Terra per aiutarci a vicenda. Lotto per la giustizia, odio l’ipocrisia e l’avidità del mondo degli affari. […] Galleggio in questo ambiente ormai da 19 anni, ma non le nascondo che faccio una grande fatica. C’è chi va avanti prendendo le scorciatoie o per raccomandazione. Non è il mio caso, ho sempre cercato d’impormi con il lavoro. È dura, ma chi vale, alla fine, emerge".