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È morta Isabella Biagini, l’attrice si è spenta dopo un mese di cure

È stata dichiarata morta questa mattina alle 8.52 nella clinica “Antea Hospice” al Santa Maria della Pietà di Roma, dove era ricoverata da un mese per cure palliative. Aveva 74 anni.
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Si è spenta a Roma, all'età di 74 anni, l'attrice e showgirl Isabella Biagini, all'anagrafe Concetta Biagini. È stata dichiarata morta questa mattina alle 8.52 nella clinica "Antea Hospice" al Santa Maria della Pietà di Roma, dove era ricoverata da un mese per cure palliative. L'attrice, di recente protagonista di una serie di interviste a "Domenica Live", aveva avuto un'ischemia lo scorso novembre.

Una esistenza travagliata

La travagliata esistenza di Isabella Biagini è stata sconvolta da fatti di cronaca che l'hanno segnata duramente. La diva degli anni '60 perde sua figlia Monica nel 1999, un lutto che la colpirà profondamente e che darà inizio al suo lento declino. Segnata da una vita sentimentale per nulla appagante, con due matrimoni falliti, la luce della diva è stata poi ripescata nelle ultime sbiadite testimonianze messe in onda nei salotti di Barbara D'Urso, che ci hanno restituito l'immagine di una donna senza più nulla: "Monica è andata via nel ’99. Da allora fumo tre pacchetti di sigarette al giorno. Da quando se ne è andata mi sento in una fossa di serpenti. Nulla ha più senso, ormai".

Lo sfratto, la polmonite e l'incendio in casa

Nel 2016, Isabella Biagini denuncia la sua difficile condizione economica e le sue precarie condizioni di salute da Barbara D'Urso. Sofferente di una polmonite, si ritrova a fronteggiare un avviso di sfratto per una serie di circostanze mai del tutto chiarite nelle sue spesso fumose dichiarazioni. Poi il fatto di cronaca più recente: un incendio divampa nel suo appartamento, in quella occasione l'attrice rischia la morte. Pochi giorni dopo, dirà alla stampa di aver causato per una disattenzione l'incendio ma di non averlo fatto di proposito.

La carriera

Nel 1955 si distingue con una piccola parte nel film "Le amiche" di Michelangelo Antonioni e in commedie come "Amore all'italiana" di Steno, "Boccaccio" di Bruno Corbucci e "C'era una volta Roma" (1979). È nella tv che riesce ad avere maggiore notorietà con ruoli da imitatrice e comica svampita grazie ad una vena sempre ironica e dissacrante. Tra le sue imitazioni migliori, quella di Mina.

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