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Ecco Josh Bateson, quanto è cresciuto il bambino della Kinder

Aveva solo 9 anni quando ha prestato il suo volto alle confezioni delle barrette di cioccolato Kinder. Oggi Josh Bateson di anni ne ha 21 e studia relazioni internazionali alla Loughborough University.
A cura di G.D.
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Piccoli bambini Kinder crescono! Sembra ieri quando Günter Euringer, il bambino tedesco, campeggiava sulla confezione della cioccolata Kinder dal 1973 fino al 2005. Quel sorriso ha fatto il giro del mondo per poi essere sostituito da un ragazzino nuovo. Il tempo è passato anche per lui. Si chiama John Bateson, vive a Londra e lavora come promoter nel tempo libero dallo studio. È iscritto alla Loughborough University dove studia relazioni internazionali. È un bel tipetto e su instagram è una star, ma non perché è "il bambino della Kinder". Come molti suoi coetanei, ha imparato a fare un uso sapiente dei social network ed utilizza il mezzo per raccontare la sua vita e crerare status. Il fisico è asciutto, i capelli alla moda, sembra quasi di avere a che fare con un professionista della moda. Josh però sembra stare lontano dal mondo patinato dello spettacolo e delle sfilate e, dopo aver prestato il volto alle barrette di cioccolato più buone e famose del mondo, ha deciso di dedicarsi a tutt'altro.

Che fine ha fatto Günter Euringer, il bambino storico della Kinder

Günter Euringer, il volto storico della Kinder, protagonista delle confezioni dal 1973 al 2005, oggi ha 53 anni ed è un cameraman di professione con uno studio aperto a Monaco di Baveria. Günter Euringer è considerato tra i migliori nel suo ambiente e decise di rivelare la sua identità solo nel 2005 quando pubblicò la sua autobiografia "Das kind der schokolade", ovvero il bambino della cioccolata. Nel corso di un'intervista ad un blog dedicato alle pubblicità degli anni d'oro della tv, rivelò di sentirsi onorato per l'affetto dimostrato soprattutto dai fan italiani.

Sono stato per trent’anni la faccia sul cioccolato Kinder. Per questo mi sento molto onorato. Anche perchè ho avuto molti commenti benevoli che mi hanno assicurato che in Italia rivolevano la mia faccia da bambino sulla tavoletta Kinder. Questo mi onora veramente tanto. Ho una meravigliosa famiglia. Amo molto la mia professione e posso sperare in un futuro bello. Ho scritto il mio libro per conservare una storia per me e la mia famiglia. Una storia che valeva la pena di raccontare.

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