Eleonora Daniele sulla morte del fratello autistico: “Il vaccino non c’entra con l’autismo”
Il dolore legato alla morte del fratello Luigi, avvenuta due anni fa, è ancora devastante ma Eleonora Daniele approfitta della sua esperienza privata per lanciare una appello alle mamme: quello di vaccinare i propri figli. Luigi era autistico, una condizione che la Daniele conosce molto bene. È per questo che ha accettato di fare da madrina della seconda Giornata Nazionale per la Salute della Donna, condizione dalla quale tenta attraverso Vanity Fair di mettere in allarme i genitori rispetto alla necessità del vaccino.
È credenza popolare, mai supportata da fonti scientifiche, che il vaccino rischi di provocare l’autismo. Da qui la decisione, pericolosa, di non procedere con gli obblighi previsti dal servizio sanitario nazionale. La discussione è quanto mai attuale, considerato anche quanto accaduto negli ultimi giorni quando il medico anti-vaccini Roberto Gava è stato radiato dall’ordine a causa delle sue credenze. Eleonora Daniele ha vissuto l’autismo da vicino e nega che tra le due cose esista una correlazione:
Alle mamme che hanno paura di vaccinare i loro bambini vorrei dire che il vaccino non c’entra nulla con l’autismo. E lo dico io che sono cresciuta con un fratello autistico. I vaccini salvano la vita.
La conduttrice: “Con Luigi ho perso un figlio”
Luigi, fratello autistico di Eleonora Daniele, è morto due anni fa. La conduttrice racconta che il dolore per quella perdita è ancora profondo, a tratti devastante. Considerava quel fratello alla stregua di un figlio:
Con mio fratello Luigi accanto sono maturata tanto perché ho imparato a vedere la sofferenza in modo diverso, fin da bambina. È stata un’esperienza forte. Abbiamo passato insieme metà della vita. Io oggi ho quarant’anni, lui ne aveva quattro più di me. Sono la più piccola di quattro figli e quando le mie sorelle maggiori hanno cominciato a lavorare, ad essere indipendenti, con Luigi c’ero io, sono cresciuta con lui.
Luigi le manca ancora, probabilmente le mancherà sempre:
È un dolore che non mi abbandona mai, è troppo. È stato diverso anche dalla morte di mio padre. Quando perdi un genitore anziano è un conto, con Luigi ancora mi chiedo “perché”. Con lui ho perso un figlio.
A quarant’anni, la conduttrice sogna di avere un figlio:
Penso tanto a una famiglia tutta mia. A un figlio soprattutto, quest’anno compirò 41 anni, è il momento. Penso anche al matrimonio, ma con meno urgenza. Convivo da quattro anni e non sento la necessità di dire sì. Per un figlio invece è diverso, lo desidero tanto. Dare la vita a un’altra persona… ritornerà un piccolo spiraglio di bellezza.