Elisabetta Gregoraci da showgirl ad attrice, vestirà i panni di Mata Hari (FOTO)
Elisabetta Gregoraci approda al cinema. La showgirl interpreterà il ruolo della protagonista nel film "Processo a Mata Hari". La pellicola diretta da Rossana Patrizia Siclari è stata prodotta dalla Steno Production. Intervistata da Ansa, la consorte di Flavio Briatore ha spiegato:
"Ho deciso di interpretare il personaggio di Mata Hari perchè sono rimasta affascinata dalla sua intelligenza e dalla sua forza".
Le riprese sono già iniziate presso il Castello di Montenero Sabino in provincia di Rieti. Elisabetta Gregoraci è entusiasta di questa nuova avventura:
"Mata Hari è un personaggio meraviglioso: è stata una donna molto forte che ha camminato a testa alta fino alla sua morte senza far trasparire paura o fragilità. Ho dovuto studiare moltissimo per prepararmi".
Ha svelato, infine, qualche dettaglio sul film:
"Il film è ambientato nel 1917 e ha dei dialoghi difficilissimi. Prima di cominciare a girare ero preoccupatissima, ho accettato il ruolo perchè forse sono un po' pazza ma ora, invece, sono felice. In questi 15 giorni sul set ho riscoperto un' Elisabetta molto sicura e determinata. Devo molto a Rossana (Siclari) che mi ha fortemente voluta per questo ruolo. Mi ha incoraggiata e aiutata, nel senso che abbiamo studiato insieme per preparare al meglio il personaggio".
"Elisabetta Gregoraci si è impegnata tanto ed è molto somigliante a Mata Hari"
La regista Rossana Patrizia Siclari ha spiegato cosa l'ha spinta a scegliere Elisabetta Gregoraci per il ruolo di protagonista del suo film:
"L'impegno di Elisabetta sul set ha ripagato la mia intuizione di sceglierla per il ruolo da protagonista: le sue caratteristiche fisiche erano sorprendentemente adatte per questo ruolo. I capelli scuri, l'altezza, il fascino, la forza, il coraggio e il potere seduttivo di Elisabetta mi hanno convinta che era perfetta. In questo film raccontiamo il processo ma anche il lato umano di Mata Hari, il suo dolore e la sua forza. Abbiamo cercato di fare luce sul travaglio interiore di questa donna che ha sopportato la morte di un figlio, il distacco dalla secondogenita, la prigionia e infine il processo".