Emilio Fede condannato: “In banca ho solo 2800 euro, vogliono prendermi la pensione”
Emilio Fede rilascia la prima intervista dopo la condanna a 3 anni e mezzo di reclusione per concorso in bancarotta con Lele Mora. Condannato dal Tribunale di Milano a un risarcimento da 1 milione e 100 mila euro, l’ex direttore del Tg4 sfoga il suo fastidio nel corso di un’intervista fiume rilasciata a La Zanzara.
Nonostante la condanna, Fede non ha alcuna intenzione di andare in carcere:
Fra pochi giorni faccio 86 anni. Col caz** che vado in galera. Al massimo i servizi sociali. Ma non da Don Mazzi, nemmeno morto.
Il giornalista ammette le sue colpe, ma ha intenzione di dare battaglia anche per quello che riguarda il risarcimento legato alla condanna:
Ho fatto una crestina, lo ha detto lo stesso Mora. Ho preso 200 mila euro, soldi che lui mi doveva. Non ho preso nessun soldo, tranne una cifra minima. Posso mettere all'asta i mobili antichi, le mie giacche, i vestiti. Solo questo. Potrebbe andare bene, ma non sarà molto. Non ho nemmeno una casa di proprietà. Al massimo posso pagare a rate.
Fede accetta di scendere nei dettagli affinché sia chiaro che non disporrebbe della somma necessaria a coprire la cifra disposta dal tribunale:
Nel conto in banca ho solo 2800 euro. Ma quali milioni, ho solo la pensione. E vogliono prendermi pure un quinto della pensione, ma vadano a fancu**. Prendo 9870 euro di pensione. Dopo 60 anni di contributi, ho versato i soldi. Se vogliono prendere un quinto, lo facciano. Ma sapete quale è lo scandalo? Che vogliono accelerare i tempi del risarcimento perché qualcuno ha detto: bisogna fare in fretta perché Fede è vecchio e se ne va. Sono indignato, il responsabile del fallimento ha detto di affrettare i tempi, è una testa di caz**. Non so chi sia ma dicono che sono vecchio e posso morire. Pezzi di mer**.
